“Himalaya”, il nuovo singolo di Revelè, è un viaggio introspettivo visivamente potente, un’esplorazione del passaggio cruciale dall’infanzia all’età adulta.
Il video, co-diretto dall’artista e da Vincenzo Zeno, trascende la semplice narrazione per diventare una metafora esistenziale, un invito a recuperare il proprio centro.
L’opera si apre in un ambiente domestico, uno spazio intimo e denso di significati, dove oggetti comuni e ricordi tangibili – fumetti, fotografie, piccoli tesori – testimoniano un passato che definisce il presente.
Questa dimensione personale si dissolve poi in un paesaggio onirico, un’ampia distesa aperta dove il vento sembra sussurrare segreti e una bussola, apparentemente priva di una direzione precisa, suggerisce la ricerca di un orizzonte interiore.
L’immagine dell’Himalaya non è qui intesa come una sfida da superare, una vetta da conquistare con la forza bruta.
Revelè utilizza la montagna come simbolo di introspezione, di un percorso di auto-scoperta che richiede coraggio e resilienza.
“Scalare l’Himalaya,” spiega l’artista, “significa confrontarsi con le proprie paure, ascoltare la voce del sogno che risiede in noi, la scintilla creativa che non si estingue mai, ma si trasforma, si adatta, si rigenera.
“Il brano, e il video che lo accompagna, sono un inno alla perseveranza, un incoraggiamento a nutrire i propri progetti, anche quando il peso della realtà sembra opprimerci.
Non si tratta di negare le difficoltà, ma di scegliere attivamente di credere in se stessi, di abbandonarsi al flusso dell’esistenza e di continuare a progredire, a evolvere, a “scalare” la propria personale montagna.
È un invito a riconoscere che i sogni, pur mutando forma e intensità, conservano sempre una linfa vitale, un’essenza che ci guida verso il nostro vero potenziale.
“Himalaya” diventa così un faro, un’ispirazione per chiunque si senta smarrito o in dubbio, un promemoria che il viaggio più importante è quello verso la scoperta di sé.







