domenica 7 Settembre 2025
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Roscigno Vecchia: un borgo memoria rinasce tra arte e musica.

Roscigno Vecchia, l’eco di un passato che rinasce: dieci giorni per risvegliare un borgo memoria.

Nel cuore dell’entroterra campano, incastonato tra le valli degli Alburni, Roscigno Vecchia, un paese fantasma riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale, si trasforma in un palcoscenico vibrante.

La rassegna “Roscigno Vecchia è Viva” non è un semplice evento culturale, ma un atto di resilienza, un tentativo di riannodare fili spezzati dal tempo e dalle tragedie che hanno segnato la sua storia.

Abbandonato nel secolo scorso a causa di frane devastanti e terremoti implacabili, il borgo, soprannominato “la Pompei del XXI secolo” per la sua straordinaria conservazione, si appresta a celebrare la propria identità attraverso un programma articolato di eventi che fondono musica, letteratura e arte visiva.
La scelta di ospitare figure di spicco del panorama culturale italiano, come l’attrice e scrittrice Chiara Francini e il cantautore Roby Facchinetti, testimonia l’ambizione della rassegna: non solo intrattenere, ma stimolare la riflessione sulla memoria collettiva e sul valore del patrimonio culturale.
L’apertura, il 1° agosto, è affidata al concerto “Echi dal Tempo Perduto”, una suggestiva composizione per archi e percussioni che evoca le storie silenziose delle pietre e delle case abbandonate.
A seguire, l’ensemble di sassofoni della Hello Music Academy e la performance letteraria di Chiara Francini, per poi culminare con la serata musicale di Roby Facchinetti, un’occasione per ripercorrere decenni di musica italiana in un contesto unico.

Il gran finale, il 9 agosto, sarà una celebrazione sinestetica che unisce musica dal vivo e sonorità contemporanee, un ponte tra passato e futuro.

L’iniziativa, fortemente voluta dal sindaco Pino Palmieri e sostenuta da un’ampia rete di partner locali e istituzionali – dalla Fondazione Monte Pruno alla Pro Loco, passando per la Banca Monte Pruno e dLiveMedia – si configura come un vero e proprio esperimento sociale.
La rassegna non si limita a valorizzare il patrimonio architettonico del borgo – le case in pietra, la chiesa barocca, le fontane, la piazza medievale – ma mira a promuovere un turismo consapevole e sostenibile, capace di generare sviluppo economico e occupazione nel territorio.
Il Museo della Civiltà Contadina, visitabile tutto l’anno, testimonia l’impegno nella salvaguardia delle tradizioni e dei saperi locali.
Come sottolinea Michele Albanese, presidente della Fondazione Monte Pruno, la cultura è un motore potente di sviluppo, capace di alimentare l’identità e la coesione sociale.

Roscigno Vecchia non è solo un borgo da ammirare, ma un luogo dell’anima, uno scrigno di storie e di emozioni che meritano di essere raccontate e preservate.

La rassegna “Roscigno Vecchia è Viva” è un invito a riscoprire il valore del passato, a immaginare un futuro di speranza e a celebrare la resilienza di una comunità che, nonostante le difficoltà, non ha mai smesso di credere nel potere della bellezza e dell’arte.
Un’occasione irripetibile per immergersi in un’atmosfera sospesa nel tempo, dove la storia sussurra tra le pietre e la musica risuona nell’anima.

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