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domenica 26 Ottobre 2025

Rotondo, premio Neapolis 2500: un brindisi a valori e resilienza.

Il riconoscimento “Neapolis 2500 – In vino veritas”, conferito all’ex dirigente scolastica Rosalba Rotondo durante la manifestazione “Brindisi alla Città-Neapolis 2500”, trascende la mera celebrazione di un’eccellenza.

Esso rappresenta un ponte simbolico tra il patrimonio enogastronomico campano e l’imperativo etico che deve guidare le nuove generazioni.

Il vino, in questa ottica, non è soltanto espressione di una ricchezza terriera inestimabile, intrinsecamente legata al territorio napoletano, ma diventa anche un veicolo di trasmissione di valori fondamentali: verità, resilienza, coscienza civica e amore per la propria terra.

Rotondo, commossa, ha dedicato il premio a coloro che incarnano la forza d’animo e la dignità che contraddistinguono le comunità più marginalizzate: i suoi “Angeli di Scampia”, le vittime innocenti della criminalità, e i suoi “Santarelli”, ragazzi costretti ad abbandonare il percorso scolastico per farsi carico di responsabilità familiari, spesso in condizioni di estrema povertà.

Questi giovani, segnati da difficoltà che neppure la giovinezza dovrebbe conoscere, si distinguono per una capacità di sorridere e per una stoica accettazione del proprio destino, rifiutando ogni forma di lamento.
Il premio, promosso dal Comitato Organizzatore “In vino veritas” – un collettivo di figure di spicco provenienti dal mondo accademico e culturale, tra cui Eugenio Gervasio e Emilia Di Girolamo del MAVV (Museo dell’Arte del Vino e della Vite), Annamaria Colao e Maria Vittoria Bramante delle rispettive università, e l’istituto Irvat – si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione delle eccellenze napoletane, che spaziano dall’arte alla scienza, dall’economia alla cultura.
Ricevendo il riconoscimento dal Rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito, Rotondo ha sottolineato come i giovani siano il vero motore di cambiamento, il cuore pulsante di una Scampia che aspira a essere riconosciuta come parte integrante di Napoli, non come una sua periferia.
La sua missione, ha dichiarato, è vegliare su questi ragazzi, perché ogni loro storia è una potente lezione di forza, coraggio e amore incondizionato per la vita, una testimonianza tangibile della capacità umana di superare le avversità e di trovare bellezza anche nelle situazioni più difficili.
Questo premio, quindi, non è un onore personale, ma appartiene a loro, ai suoi “Angeli” e ai suoi “Santarelli”, custodi di una resilienza che illumina l’intera città.

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