sabato 16 Agosto 2025
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Sant’Arsenio: Rievocano Carmine Tittariello, eroe ribelle del Vallo.

Nel cuore del Vallo di Diano, Sant’Arsenio si appresta a riaccendere i fuochi di una storia ribelle e appassionante.
La XXIV edizione di “Lu Bannita Tittariello”, in programma il 17 e 18 agosto, non è una semplice rievocazione storica, ma un’immersione vibrante in un’epoca di conflitti sociali, disuguaglianze e coraggio popolare, un capitolo cruciale della storia del Principato Citra.
L’evento, curato con maestria dalla Pro Loco di Sant’Arsenio sotto la direzione artistica di Nicola Piccolo, narra la vicenda di Carmine Tittariello, figura emblematica nata nel 1611.
Ben più di un brigante, Tittariello fu l’espressione di un profondo malcontento che serpeggiava tra la popolazione locale, oppressa da un sistema feudale arcaico e da un baronato locale percepito come assenteista e ingiusto.
La sua ribellione, che vide aggregarsi al suo vessillo circa trecento uomini, fu una risposta diretta a un divario economico e sociale insostenibile, un grido di rivendicazione che risuonò ben oltre i confini del Vallo di Diano.
L’azione di Tittariello, lungi dall’essere un mero episodi di banditismo, sfidò apertamente l’ordine costituito.

La gravità della situazione spinse l’intervento diretto del Governatore del Principato Citra, il quale mobilitò truppe regie e spagnole per sedare la rivolta.
La repressione fu inevitabilmente brutale, costringendo Tittariello a fuggire nel Cilento, dove si unì alla compagnia di Marco Gargano.
Tuttavia, lontano dalla sua terra e privo del sostegno popolare che aveva alimentato la sua forza, Tittariello vide la sua influenza e il suo impatto diminuire progressivamente.

La rievocazione storica si dispiegherà in un affascinante corteo, un palcoscenico a cielo aperto dove figure storiche e rappresentanti di ogni ceto sociale prenderanno vita.
Cavalieri in armatura scintillante, dame eleganti, popolane laboriose, dignitari ecclesiastici, soldati austeri e briganti audaci: un caleidoscopio di personaggi che incrociano il destino di una comunità.

Oltre alla ricostruzione fedele degli eventi, la kermesse offrirà un’occasione unica per riscoprire i sapori autentici del territorio, con degustazioni di prodotti tipici che celebrano la ricchezza gastronomica locale.
Non mancherà, come da tradizione, la Lotteria del Bannita Tittariello, un momento di festa e attesa che regalerà sorprese e premi ai partecipanti.

“Lu Bannita Tittariello” non è solo un evento folkloristico, ma un’esperienza culturale profonda che fonde storia, teatro, musica e gastronomia, coinvolgendo attivamente il pubblico in una riflessione sul passato e sull’identità locale.
Costumi ricercati, scenografie suggestive e una narrazione avvincente contribuiranno a restituire un frammento di storia locale intriso di pathos, coraggio e un’inestinguibile spirito di resilienza.

Un viaggio emozionante nel cuore di un’epoca cruciale, un omaggio alla memoria di coloro che osarono sfidare l’ingiustizia e rivendicare il diritto a una vita dignitosa.

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