Un anno dopo la ripresa delle operazioni, l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi si configura non come una semplice riapertura, ma come l’emersione di un potenziale di crescita solido e dinamico.
È quanto sottolineato dal presidente di Gesac S.
p.
A.
, Carlo Borgomeo, durante la presentazione del bilancio del primo anno, tenutasi in aeroporto alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
L’evento ha rappresentato un’occasione per tracciare un quadro virtuoso, segnato da numeri significativi e ambizioni di sviluppo che superano le iniziali proiezioni.
L’aeroporto ha accolto, nel primo anno, 370.
000 passeggeri, una cifra che, considerando le dimensioni dello scalo, testimonia una rapida adozione da parte del territorio e una crescente attrattività turistica.
La performance si è mantenuta elevata anche nei primi mesi del 2024, con 132.
000 passeggeri da gennaio a maggio, un picco di 37.
000 a maggio e un ulteriore incremento a giugno con 42.
600.
Le stime per luglio indicano un ulteriore slancio, con previsioni di circa 50.
000 passeggeri.
Un elemento cruciale, spesso sottovalutato, è l’espansione del settore dell’aviazione generale, con ben 7.
000 voli registrati.
Questo dato evidenzia un interesse crescente per l’utilizzo dell’aeroporto da parte di privati e aziende, contribuendo in modo significativo alla sua vitalità economica.
Le proiezioni iniziali, che prevedevano un volume complessivo di 17 milioni di passeggeri tra gli aeroporti di Capodichino e Salerno entro il 2035, con 3,5 milioni destinati a Salerno, sembrano ora conservative, suggerendo la possibilità di superare tali cifre.
La visione strategica di Gesac S.
p.
A.
prevede un continuo investimento e miglioramento delle infrastrutture.
La costruzione del nuovo terminal per l’aviazione generale, destinato anche a fungere da terminal commerciale in una fase intermedia, sarà completata entro la fine dell’anno.
Questo, insieme al successivo sviluppo di un terminal completamente nuovo, ambisce a creare uno degli aeroporti più moderni ed esteticamente avanzati d’Italia e d’Europa.
Tuttavia, il successo futuro non dipende solo dalle infrastrutture.
È fondamentale rafforzare la domanda proveniente da mercati esteri, qualificare l’offerta turistica nelle aree provinciali circostanti e, soprattutto, modificare le abitudini di viaggio di alcuni passeggeri che, per inerzia, preferiscono ancora Napoli.
Un ruolo chiave in questo processo spetta alla Regione Campania, che dovrà garantire il completamento delle infrastrutture di accesso all’aeroporto, migliorando la sua connettività con il territorio.
La sfida per il futuro è dunque quella di creare un ecosistema integrato che massimizzi il potenziale dell’aeroporto, generando benefici economici e turistici per l’intera regione.
L’impegno è continuo, consapevole che la crescita sostenibile richiede un lavoro costante e coordinato tra tutti gli attori coinvolti.