L’industria crocieristica italiana si appresta a vivere un 2026 di crescita esponenziale, segnando nuovi traguardi storici.
L’Italian Cruise Day, il forum itinerante dedicato al settore, tenutosi recentemente a Catania, ha svelato previsioni che delineano un futuro di prosperità e investimenti ingenti.
Si prospetta un movimento di 15,4 milioni di passeggeri, un incremento del 2,6% rispetto alle proiezioni del 2025, affiancato da un incremento degli accosti navali, che raggiungeranno il numero di 5.680.
Un’iniezione di oltre un miliardo di euro è prevista nei porti italiani nel triennio 2026-2028, testimonianza dell’importanza strategica del turismo crocieristico per l’economia nazionale.
Questi dati, elaborati da Risposte Turismo nell’ambito dell’Italian Cruise Watch, derivano da un’analisi approfondita di 50 porti chiave, rappresentativi del 91% del traffico e delle operazioni crocieristiche italiane.
L’analisi non si limita a una semplice estrapolazione, ma considera una pluralità di variabili, tra cui le fluttuazioni negli itinerari delle navi, le dinamiche di occupazione delle navi e le tendenze globali del mercato turistico.
La metodologia di previsione, consolidata nel tempo, mira a fornire una fotografia il più possibile accurata e affidabile.
Il porto di Civitavecchia si conferma leader indiscusso, non solo in Italia ma anche nel panorama internazionale.
Si stima un volume di passeggeri di 3,7 milioni, con un aumento del 4,8% rispetto al 2025, supportato da 900 accosti, in crescita dell’1,1%.
Questo dato riflette la posizione strategica di Civitavecchia come hub principale per le crociere nel Mediterraneo, grazie alla sua accessibilità, alle infrastrutture avanzate e alla vicinanza a Roma.
Napoli, tradizionalmente un polo di forte attrazione per i crocieristi, mostra una leggera flessione nelle proiezioni del 2026, con circa 1,9 milioni di passeggeri e 500 accosti.
Questa variazione può essere attribuita a fattori contingenti, come possibili riallineamenti negli itinerari delle compagnie di navigazione o a mutamenti nelle preferenze dei passeggeri.
Tuttavia, il porto di Napoli continua a rivestire un ruolo cruciale, grazie alla sua ricca offerta culturale e alla sua posizione privilegiata nel cuore del Golfo.
Genova, terzo porto italiano per traffico crocieristico, si attesta su livelli simili a quelli del 2025, con circa 1,7 milioni di passeggeri e 320 accosti.
Il porto genovese si sta evolvendo per accogliere navi sempre più grandi e offrire servizi innovativi, consolidando la sua posizione come porta d’accesso al Nord Italia.
L’afflusso previsto di passeggeri e l’ingente investimento previsto testimoniano la resilienza e il potenziale di crescita del settore crocieristico italiano, un motore di sviluppo economico e occupazionale che contribuisce in modo significativo all’immagine turistica del Paese.
La capacità di adattamento e l’innovazione tecnologica saranno elementi chiave per affrontare le sfide future e consolidare la leadership italiana in questo dinamico mercato globale.








