Tre storie di eccellenza agricola campana, tre modelli di impresa che incarnano la capacità di un settore primario in continua evoluzione, capaci di intercettare e valorizzare le opportunità offerte dalle Politiche Agricole Comuni (PAC) per costruire un futuro sostenibile e competitivo a livello globale. Il racconto, emerso durante l’incontro “La nuova PAC tra agricoltura globale e locale”, organizzato da Confagricoltura Campania e promosso da un progetto di comunicazione cofinanziato dalla Direzione Generale Agricoltura dell’Unione Europea, con ANSA come media partner, mette in luce come la PAC non sia solo un insieme di finanziamenti, ma un catalizzatore di innovazione, diversificazione e sviluppo rurale.Gianmarco Pozzuto, imprenditore tartuficoltore nel beneventano, incarna la resilienza e l’ingegno di una start-up agricola. Nata dalla passione ereditata da suo zio, esperto universitario, l’azienda ha saputo trasformare un’iniziativa personale in un business florido, sfruttando le misure PAC per l’acquisizione di terreni, macchinari e, soprattutto, per progetti di rimboschimento, con un piano ambizioso di 30 ettari solo per l’anno in corso. La capacità di offrire servizi conto terzi, estendendo l’attività oltre la semplice trasformazione del tartufo, dimostra una visione imprenditoriale lungimirante.La Masseria GiòSole di Capua, ereditata dalla famiglia Pasca di Magliano, rappresenta invece un esempio di continuità e tradizione. Attiva dal 1715, l’azienda ha saputo integrare un profondo legame con il territorio con un approccio moderno e multifunzionale. L’agriturismo, la produzione di bioenergie e la trasformazione delle materie prime sono solo alcune delle attività che hanno contribuito a diversificare l’azienda, sempre con il supporto delle politiche europee. L’investimento in un impianto fotovoltaico per l’autosufficienza energetica testimonia un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale e l’indipendenza energetica. Questa azienda, un vero gioiello del panorama agricolo campano, incarna il concetto di agriturismo come fulcro di sviluppo locale e di valorizzazione del patrimonio culturale.Infine, Rago Group, con le sue 250 ettari dedicate alla produzione di ortaggi freschi, si conferma tra i principali esportatori europei di rucola. L’azienda adotta pratiche di agricoltura sostenibile, integrando tecnologie all’avanguardia come il vertical farming e sistemi di tracciabilità avanzati, per garantire la massima qualità e sicurezza dei prodotti. Rosario Rago, CEO del Gruppo, sottolinea come la PAC offra opportunità significative per la ricerca e l’innovazione, ma evidenzia anche le sfide attuali. La necessità di ridurre l’uso di fitofarmaci per rimanere competitivi rispetto ai competitor spagnoli e la ricerca di soluzioni alternative alla plastica per la IV gamma sono temi cruciali che richiedono un intervento a livello europeo. La PAC, in questo contesto, può rappresentare uno strumento chiave per incentivare la ricerca di soluzioni innovative e sostenibili, promuovendo una transizione verso un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente e capace di rispondere alle esigenze di un mercato globale sempre più esigente. L’incontro, nel suo complesso, ha fornito un quadro articolato di come le Politiche Agricole Comuni, se interpretate e implementate con lungimiranza, possano diventare un motore di crescita e di sviluppo per il settore primario europeo, valorizzando le eccellenze locali e promuovendo un’agricoltura più sostenibile e competitiva.
Campania Agricola: Tre Storie di Eccellenza e Innovazione PAC
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