Campania: Reddito, Casa e Sanità, un Piano per l’Inclusione.

La sfida di contrastare la povertà e le crescenti disuguaglianze in Campania richiede un approccio strutturale e integrato, che vada oltre le misure di emergenza e investa nel capitale umano e nel tessuto sociale.

Il governo regionale, forte degli impegni presi, intende delineare un percorso ambizioso, ancorato a due pilastri fondamentali: un sistema di sostegno al reddito universale e un piano abitativo strategico per l’edilizia popolare.
Il concetto di “reddito minimo garantito” non si configura come un semplice sussidio, bensì come un volano per l’inclusione sociale ed economica.
Si tratta di un investimento nella dignità delle persone, che permette loro di accedere a beni e servizi essenziali, stimolando al contempo la domanda interna e offrendo opportunità di riqualificazione professionale.
Il sistema dovrà essere progettato in modo da incentivare la ricerca attiva di lavoro, con percorsi personalizzati e accompagnamento al mercato del lavoro, evitando così la creazione di una dipendenza assistenziale.
Parallelamente, il piano casa si pone come elemento cruciale per affrontare la questione dell’accesso alla casa, un diritto inalienabile e un fattore determinante per la stabilità familiare e l’integrazione sociale.
Non si tratta solo di costruire nuovi alloggi popolari, ma di riqualificare il patrimonio esistente, promuovere forme di co-housing e affiancare soluzioni abitative temporanee per le fasce più vulnerabili.
La gestione di questi alloggi dovrà essere affidata a enti competenti e trasparenti, che ne garantiscano la qualità, l’accessibilità e la sostenibilità nel lungo termine, evitando fenomeni di speculazione e di degrado.
La riflessione sulla sanità, con l’allarmante dato del numero crescente di persone che rinunciano alle cure, impone una radicale riorganizzazione del sistema.
La risposta non può essere un aumento indiscriminato di risorse, ma una profonda trasformazione del modello assistenziale.

La priorità deve essere data alla medicina territoriale, che si avvicini al cittadino, prevenendo le malattie e offrendo cure personalizzate e tempestive.
La telemedicina, intesa come strumento di potenziamento della medicina tradizionale, può svolgere un ruolo importante, soprattutto per le aree rurali e per le persone con difficoltà di mobilità.
Un’alleanza strategica con il settore privato, regolamentata e guidata dalla sanità pubblica, può rappresentare un’opportunità per migliorare l’offerta e l’efficienza del sistema.
Il pubblico, pur rimanendo il garante dei diritti e dell’equità, può beneficiare delle competenze e delle risorse del privato, a patto che siano stabiliti criteri chiari di qualità, trasparenza e accountability.

L’obiettivo è restituire agli ospedali il loro ruolo di centri di cura complessi, liberandoli dalle funzioni di assistenza primaria che possono essere meglio svolte sul territorio.

Il percorso che si intende intraprendere non è un progetto a breve termine, ma un investimento di lungo respiro, finalizzato a costruire una Campania più equa, più inclusiva e più resiliente, dove ogni cittadino possa avere accesso alle opportunità di crescita personale e professionale, e godere di una vita dignitosa e salutare.
La misurazione dei risultati dovrà essere costante e trasparente, per garantire la responsabilità del governo regionale e il coinvolgimento attivo della società civile.

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