Premiare l’innovazione che cambia la faccia dell’agricolturaIn un mondo dove la produzione alimentare sta affrontando sfide crescenti, è necessario valorizzare la ricerca e l’innovazione in campo agricolo. È questo lo scopo del premio AgriFood Future Award, che ha selezionato le migliori tesi di laurea in materia di innovazione sostenibile nei sistemi agroalimentari.Il concorso, promosso da Unioncamere e Camera di Commercio di Salerno, ha registrato oltre 100 partecipanti provenienti da 22 università italiane ed europee. Una giuria di esperti, guidata dal professor Alex Giordano, ha valutato le candidature con criteri severi: le tesi selezionate devono offrire soluzioni concrete e replicabili per rispondere alle sfide agronomiche, organizzative e gestionali del presente.Tra gli elaborati agrari, il primo posto è andato a Enrico Giovanella (Università di Modena e Reggio Emilia) per la sua ricerca sull’utilizzo di immagini iperspettrali per identificare danni invisibili da cimice asiatica alle pere. Segue Michele Gullino (Università di Bologna), che ha lavorato sulla accessibilità delle tecnologie, dimostrando che è possibile fare agricoltura di precisione anche con strumenti low-cost e intelligenza artificiale open source.Altro merito va a Beatrice Danesi (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), che ha mostrato il valore della differenziazione nella vendemmia selettiva per rispettare la biodiversità interna dei vigneti e migliorare la qualità del vino.Per quanto riguarda le tesi non agrarie, Leonardo Nitti (Politecnico di Milano) si è distinto per aver puntato sulla prevenzione, utilizzando algoritmi di machine learning che leggono precocemente i segnali di malattia della vite. Secondo premio ex-aequo per Federica Amato (Università di Padova) e Chiara Tezza (Università di Verona), che si sono concentrate rispettivamente sull’uso dell’intelligenza artificiale per la sicurezza alimentare e sullo sviluppo di strategie di lotta biologica con batteri autoctoni.Il premio speciale per Agricoltura ed Energie Rinnovabili è andato a Lamiaa Chab (Università della Tuscia), che ha dimostrato l’importanza di un approccio integrato per l’agricoltura, la silvicoltura e le energie rinnovabili in un quadro internazionale.Le tesi vincitrici sono state raccolte in un volume pubblicato da Rural Hack, dal titolo “Le 7 soluzioni per l’Agrifood del futuro. 7 proposte di 7 giovani”, curato da Alex Giordano, Gabriele Mongardi e Cristiano Spadoni. Il libro è acquistabile nelle librerie italiane e scaricabile gratuitamente sulla piattaforma di Rural Hack.
Il premio AgriFood Future Award: innovazione sostenibile per un futuro migliore
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