Napoli si conferma palcoscenico cruciale per il dialogo internazionale sulla salvaguardia del patrimonio culturale, accogliendo dal 3 al 5 giugno la Conferenza Unesco “Cultural Heritage in the 21st Century”. La città, scelta come sede da un’iniziativa promossa dal Ministero degli Esteri e dall’amministrazione comunale, affida a due istituzioni di prestigio, la Fondazione Banco di Napoli e Palazzo Caracciolo, il delicato compito di accreditare le delegazioni provenienti dai 194 Stati membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.Questa edizione della conferenza riprende e approfondisce il fertile confronto già avviato a novembre 2023, focalizzandosi sulle complesse interrelazioni tra la Convenzione del Patrimonio Mondiale, che tutela i siti di eccezionale valore universale, e la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, dedicata alla protezione delle tradizioni orali, delle arti dello spettacolo, delle pratiche sociali, delle tecniche artigianali e delle conoscenze legate alla natura e all’universo. Un dialogo fondamentale per superare le tradizionali dicotomie tra patrimonio tangibile e intangibile, riconoscendo la loro intrinseca connessione e la loro reciproca influenza.La scelta di Napoli come hub di accreditamento testimonia il ruolo sempre più rilevante della Fondazione Banco di Napoli nel panorama culturale internazionale. Nel 2023, l’istituzione ha conseguito un riconoscimento di eccezionale significato: l’iscrizione del Fondo Apodissario dell’Archivio Storico nel Registro della Memoria del Mondo UNESCO. Questo prestigioso elenco, curato dall’organizzazione, raccoglie i più importanti depositi documentari al mondo, veri e propri tesori per la comprensione e la conservazione della storia dell’umanità. L’archivio, con la sua ricchezza di documenti relativi alla storia del Regno delle Due Sicilie, rappresenta una fonte inestimabile per la ricerca storica e la comprensione delle dinamiche sociali, economiche e culturali del passato.Il programma della Conferenza Unesco, articolato in sei sessioni tematiche, affronterà questioni cruciali per la sostenibilità del patrimonio culturale nel XXI secolo. Tra i temi centrali, si discuterà della necessità di una rappresentatività inclusiva nei processi decisionali relativi alla designazione dei siti UNESCO, promuovendo la partecipazione attiva delle comunità locali e valorizzando le loro conoscenze tradizionali. Sarà inoltre esaminata la dimensione economica del patrimonio culturale, con l’obiettivo di sviluppare modelli di gestione sostenibile che favoriscano lo sviluppo locale, la creazione di posti di lavoro e la valorizzazione delle risorse culturali. Un focus particolare sarà dedicato al coinvolgimento delle comunità locali, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella conservazione, trasmissione e reinterpretazione del patrimonio culturale. Si tratterà di esplorare nuove forme di collaborazione tra istituzioni, enti pubblici, organizzazioni della società civile e comunità locali, al fine di creare un futuro condiviso e sostenibile per il patrimonio culturale mondiale.