Il rinnovamento della pista di volo dell’Aeroporto di Napoli costituisce un intervento strategico, inscritto nel quadro degli obblighi contrattuali e normativi che gravano sul gestore aeroportuale. L’obiettivo primario è il mantenimento di standard di sicurezza e performance infrastrutturali all’altezza delle aspettative internazionali e degli stringenti requisiti imposti dall’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). La temporanea interruzione delle operazioni, stimata in 42 giorni tra il 19 gennaio e il 1° marzo 2026, emerge da un’analisi approfondita di natura tecnico-gestionale, volta a minimizzare le ripercussioni sul traffico aereo, concentrando i lavori in un periodo storico di congiuntura favorevole, caratterizzato da volumi di traffico inferiori.Gesac, la società che gestisce in regime di concessionaria il sistema aeroportuale campano integrato di Napoli e Salerno-Pontecagnano, precisa che l’interruzione, pur essendo pianificata, è soggetta alla definitiva approvazione dell’Enac. L’intervento di “riqualifica profonda” della pista, in realtà, non è un’iniziativa improvvisa, bensì un impegno contrattuale formalizzato nel Programma di Investimenti 2023-2026, siglato il 1° febbraio 2023 tra Enac e Gesac. Tale programma definisce un piano pluriennale di interventi infrastrutturali cruciali per garantire non solo la sicurezza, ma anche l’efficienza operativa e la qualità percepita dall’utenza.La pianificazione, lungi dall’essere conclusa con la firma del contratto, ha subito iter di aggiornamento e dettagliamento. A febbraio 2025 è stato trasmesso all’Enac un aggiornamento dettagliato della pianificazione degli investimenti, con la fissazione provvisoria di febbraio 2026 come termine per il completamento dei lavori sulla pista di volo. Successivamente, il 14 maggio, è stato presentato il progetto esecutivo con le soluzioni tecniche delineate, prefigurando un intervento complesso e di ampio respiro.Consapevole dell’impatto potenziale di una chiusura prolungata, Gesac ha avviato una campagna di comunicazione preventiva, indirizzata alle istituzioni locali, alle compagnie aeree, ai tour operator e ai principali stakeholder del settore. Questo approccio proattivo mira a mitigare le conseguenze economiche e sociali dell’interruzione, facilitando la gestione delle riorganizzazioni operative e riducendo l’incertezza per i viaggiatori.La sicurezza rimane il valore fondante della collaborazione tra Gesac e Enac, che agisce come Autorità Unica per la regolazione tecnica, la certificazione, la vigilanza e il controllo nel settore dell’aviazione civile. La preventiva adozione di misure di mitigazione per gli stakeholder testimonia l’impegno condiviso verso un approccio responsabile e trasparente. L’azienda si dichiara pronta a recepire le valutazioni definitive dell’Enac, garantendo la piena conformità alle direttive dell’autorità competente. L’obiettivo finale è quello di restituire alla collettività un’infrastruttura aeroportuale moderna, sicura e in grado di supportare la crescita economica della regione.
Rinnovamento pista Napoli: 42 giorni di stop nel 2026
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