La complessa operazione di riqualificazione dello scalo aeroportuale di Napoli Capodichino è stata al centro di un’articolata tavola rotonda promossa dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, coinvolgendo tutti gli stakeholder strategici per la gestione e l’operatività dell’aeroporto. L’incontro, che ha visto la partecipazione del presidente Enac Pierluigi Di Palma, del direttore generale Alexander D’Orsogna, del vice direttore generale Fabio Nicolai, del direttore centrale Claudio Eminente, insieme a rappresentanti di Gesac, società concessionaria dell’aeroporto, di Enav, fornitore di servizi di navigazione aerea, delle compagnie aeree che operano nello scalo e delle aziende coinvolte nei lavori, ha avuto come obiettivo primario la definizione di una strategia condivisa per ottimizzare i tempi e minimizzare l’impatto delle attività di rifacimento della pista di volo e dei relativi raccordi.La discussione si è focalizzata sull’analisi comparativa di diverse opzioni progettuali, con particolare attenzione alla proposta avanzata dall’Enac, volta a superare le criticità emerse in precedenza. Questa soluzione, che mira a una riduzione significativa dei tempi di chiusura dello scalo rispetto ai trenta giorni previsti dalla seconda proposta formulata da Gesac a fine giugno, si pone come un punto di equilibrio tra l’esigenza di garantire interventi di alta qualità e la necessità di preservare la continuità operativa dell’aeroporto e di tutelare i diritti dei passeggeri. La data prevista per l’esecuzione dei lavori, novembre 2026, è stata ritenuta strategica in virtù della sua collocazione in un periodo di minore affluenza passeggeri, consentendo di attenuare al minimo le possibili ripercussioni sul flusso di viaggiatori.Per garantire una gestione efficace e coordinata del processo, è stato formalmente istituito un tavolo tecnico permanente, coinvolgendo Enac, Enav, Gesac e tutti gli operatori chiave. Questo organismo avrà il compito di monitorare costantemente lo stato di avanzamento dei lavori, risolvere eventuali problematiche che dovessero emergere e assicurare la massima trasparenza e collaborazione tra le diverse parti coinvolte.“La soluzione concordata”, ha dichiarato il presidente Di Palma, “rappresenta un passo fondamentale verso il raggiungimento di un obiettivo comune: proteggere il diritto alla mobilità dei cittadini e ridurre al minimo i disagi derivanti dall’impossibilità temporanea di utilizzare lo scalo. La sinergia tra le istituzioni e gli operatori è essenziale per garantire un intervento di questa portata sia efficiente che sostenibile nel tempo.” L’iniziativa sottolinea l’impegno dell’Enac nel promuovere lo sviluppo infrastrutturale del sistema aeroportuale nazionale, coniugando rigorosi standard di sicurezza con la tutela degli interessi collettivi e il diritto fondamentale alla libertà di movimento.
Riqualificazione Aeroporto Napoli: Enac definisce strategia condivisa
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