Il 29 e il 30 maggio, la Mostra d’Oltremare di Napoli si configurerà come epicentro di un dibattito cruciale: gli Stati Generali dell’Ambiente 2025. Due giornate di incontri, workshop e riflessioni dedicate a delineare il futuro della sostenibilità in Campania, con la partecipazione del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e una vasta platea di attori sociali e istituzionali.L’edizione 2025 segna un momento di bilancio e di proiezione, consolidando un percorso di trasformazione radicale intrapreso dalla Regione Campania. Più che una semplice celebrazione dei risultati ottenuti, si tratta di un’occasione strategica per affrontare le sfide emergenti, acuite dai cambiamenti climatici e dalle loro ripercussioni socio-economiche.Il percorso regionale, caratterizzato da un approccio olistico e integrato, si è focalizzato su aree chiave: la gestione avanzata dei rifiuti attraverso il ciclo integrato, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare il recupero di risorse; il risanamento e la tutela del patrimonio idrico, attraverso interventi mirati a migliorare la qualità delle acque e prevenire eventi critici; la bonifica dei siti contaminati, un impegno concreto per ripristinare la salute dei territori e proteggere la salute pubblica; e, infine, il disinquinamento delle acque superficiali e marine, con un’attenzione particolare alla salvaguardia della biodiversità e delle attività economiche legate al mare.Gli Stati Generali dell’Ambiente 2025 si integrano nel più ampio Green Med Expo Symposium, un evento di rilevanza nazionale e internazionale, realizzato in collaborazione con Ecomondo e Ricicla TV. Questa sinergia mira a promuovere un ecosistema di innovazione e di scambio di buone pratiche, coinvolgendo non solo istituzioni e operatori del settore, ma anche una nuova generazione di cittadini, studenti e *content creator*, attori fondamentali per diffondere una cultura della sostenibilità e stimolare un cambiamento culturale profondo.L’obiettivo primario è quello di favorire un dialogo aperto e partecipativo, superando le logiche settoriali e promuovendo la collaborazione tra diversi attori, al fine di costruire un futuro più resiliente, equo e sostenibile per la Campania e per il Mediterraneo. La sfida è complessa, ma la consapevolezza dell’urgenza e l’impegno congiunto di tutti i soggetti coinvolti rappresentano la chiave per un cambiamento duraturo.
Stati Generali dell’Ambiente: il futuro sostenibile della Campania
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