La questione dei costoni di Bacoli, sollevata con forza dal sindaco Josi Gerardo Della Ragione, pone un problema strutturale che va ben oltre la mera gestione di un’emergenza locale e interseca temi di governance, responsabilità finanziaria e pianificazione territoriale a livello regionale e nazionale. L’istanza di un monitoraggio approfondito e di interventi mirati, supportata dalla richiesta di impiego di risorse provenienti dai fondi di coesione, emerge in un contesto segnato da una complessa storia di gestione finanziaria e di presunte irregolarità.Il governatore Vincenzo De Luca ha acceso i riflettori su una vicenda delicata, denunciando una perdita di risorse significative, pari a 1 miliardo e 800 milioni di euro, che avrebbero dovuto essere impiegate per rafforzare la resilienza del territorio campano. Questa sottrazione di risorse rappresenta un ostacolo significativo alla realizzazione di interventi strutturali volti a mitigare i rischi naturali e a promuovere lo sviluppo sostenibile.L’insufficienza dei 10 milioni di euro attualmente disponibili per affrontare la complessità del litorale di Bacoli evidenzia una lacuna nella pianificazione finanziaria e nella capacità di anticipare le esigenze del territorio. La richiesta di un monitoraggio continuo e di interventi di messa in sicurezza non è un’esigenza isolata, ma riflette una problematica più ampia che coinvolge l’intero arco regionale.È fondamentale avviare un dialogo costruttivo con il Governo nazionale, la Protezione Civile e il Dipartimento per le Politiche di Coesione, al fine di definire un quadro di intervento urgente e condiviso. Questo processo dovrebbe contemplare una revisione delle priorità di investimento, con la potenziale mobilitazione di risorse di coesione anche a livello nazionale. La gravità della situazione impone una riflessione strategica, che potrebbe includere la definizione di misure specifiche e innovative per la gestione del rischio idrogeologico e la tutela del patrimonio costiero.La vicenda dei costoni di Bacoli si configura dunque come un campanello d’allarme, che invita a una revisione profonda dei meccanismi di finanziamento e di governance del territorio, al fine di garantire una gestione più efficace delle risorse pubbliche e una maggiore resilienza delle comunità locali di fronte alle sfide ambientali e socio-economiche. L’obiettivo primario deve essere quello di assicurare la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale, attraverso un approccio integrato e partecipativo che coinvolga tutti gli attori istituzionali e sociali.
Bacoli: Un Miliardo Scomparso, Allarme Costoni e Richiesta di Interventi
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