Dieci anni di amministrazione regionale campana, un decennio di scelte, sfide e risultati, sono stati al centro di un’assemblea significativa presso il Consiglio Regionale.
Lungi dall’essere una semplice ricorrenza, l’incontro dei ventitré consiglieri regionali, fedeli all’impostazione politica del Presidente uscente, ha rappresentato un’occasione strategica per delineare il futuro della Campania, un futuro che inevitabilmente passa per la successione al ruolo di Governatore.
La contemporanea assenza dei rappresentanti del Partito Democratico ha sottolineato la natura specificamente orientata dell’iniziativa.
Il dibattito, strutturato attorno alla complessa dialettica tra le esigenze delle aree interne, spesso marginali, e le dinamiche dell’area metropolitana di Napoli, ha prodotto un documento programmatico che esprime una chiara visione.
Al centro del documento si colloca un rifiuto implicito di processi decisionali centralizzati e influenzati da dinamiche politiche esterne, in particolare quelle che si svolgono a livello nazionale.
Si afferma, invece, la priorità di un confronto costante e inclusivo, radicato nel territorio e nell’esperienza amministrativa accumulata.
L’importanza di completare i progetti già avviati è stata ribadita con particolare enfasi, con una rinnovata attenzione alla riduzione delle disparità tra le diverse aree regionali.
La voce della società civile, e in particolare quella del mondo produttivo, è stata riconosciuta come fondamentale per definire nuovi obiettivi e orientare le scelte strategiche, tenendo conto delle risorse disponibili e delle reali necessità del tessuto economico regionale.
Un elemento di notevole rilevanza politica, che risuona con le recenti convergenze emerse in sede di confronto tra il Presidente De Luca e il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è l’assenza di preclusioni personali nella scelta del successore.
Si auspica una discussione aperta e costruttiva, focalizzata sui programmi da portare avanti e da riformulare, piuttosto che su logiche di appartenenza o su valutazioni individuali.
Questo approccio suggerisce una volontà di costruire un consenso ampio, al di là delle divisioni partitiche, per garantire continuità e stabilità all’azione amministrativa.
Come sottolineato dal Presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, ideatore dell’iniziativa, l’analisi dei dieci anni trascorsi deve costituire il punto di partenza per la definizione di un futuro condiviso, in cui tutti gli attori rilevanti – rappresentanti politici, forze economiche, società civile – possano partecipare attivamente al processo decisionale.
L’obiettivo è tracciare una rotta chiara per il futuro della Campania, assicurando che le scelte siano guidate dalla responsabilità, dalla visione e dal bene comune.