La narrazione politica italiana, troppo spesso, si perde in un meccanismo distorto, un gioco di percezione alimentato da sondaggi e calcoli elettorali che sminuiscono la sostanza e oscurano le reali esigenze dei cittadini. La mia priorità, il mio impegno imprescindibile, rimane l’attenzione verso la Campania, una regione che merita di essere al centro delle decisioni, al di là di qualsiasi affiliazione partitica o ideologica. La verità, la sola bussola che mi guida, deve prevalere su logiche di convenienza e appartenenza.In un contesto segnato da un’eccessiva teatralizzazione della politica, si assiste a una selezione basata più sull’abilità di costruire consenso effimero che sulla concretezza dei risultati ottenuti. Questo “marchettificio”, come lo definirei, genera un sistema in cui il potere si concentra nelle mani di coloro che sanno navigare le dinamiche interne dei partiti, piuttosto che in quelle che dimostrano competenza e visione strategica.L’imminente tornata elettorale regionale è un esempio lampante di questa dinamica. Si intravedono tentativi, proveniente da centri di potere esterni alla regione, di imporre candidati secondo logiche di spartizione, un’operazione che, francamente, appare grottesca e profondamente lesiva nei confronti dei campani. La ricerca di un candidato “adatto”, distribuito come una merce tra diverse fazioni, tradisce una visione miope e una mancanza di rispetto verso il territorio e i suoi abitanti. Si parla di “coalizioni”, ma si tratta spesso di accordi fragili, fondati su interessi personali e privi di una vera coesione ideologica.Il mio obiettivo, la mia priorità assoluta, è costruire in Campania un modello di sviluppo che si fondi sulla meritocrazia e sulla creazione di opportunità concrete per i giovani. Non voglio una regione dove il successo dipenda dalla capacità di trovare un “protettore”, ma una comunità dove l’impegno, la competenza e la passione siano gli unici requisiti per accedere al mondo del lavoro e realizzare le proprie aspirazioni. Questa è la rivoluzione che intendo portare avanti, un cambiamento radicale che richiederà il coinvolgimento di tutti i campani.Il rischio è sempre quello di una regressione, di un ritorno a vecchi schemi di clientelismo e corruzione che hanno frenato lo sviluppo della nostra regione per troppo tempo. La Campania è fragile, vulnerabile, e necessita di una leadership forte e determinata, capace di utilizzare al meglio le risorse amministrative e di affrontare le sfide con coraggio e lungimiranza. Per questo, mi sento in dovere di sensibilizzare i cittadini, di chiamarli a difendere con forza il futuro della Campania, perché solo una coscienza civica attiva e consapevole può garantire la capacità di governare e di realizzare un cambiamento duraturo. La scelta finale spetta al popolo campano, ma io mi impegnerò a offrire loro la possibilità di valutare la mia esperienza e la mia visione, perché sono convinto che la capacità di governare sia l’unica vera garanzia di un futuro migliore.