La mattinata elettorale a Cercola si è aperta con il voto di Nicola Campanile, candidato alla presidenza della regione.
Un gesto che trascende la semplice adempimento civico, assumendo il valore di un appello diretto alla cittadinanza, un monito a non delegare il futuro a decisioni prese in assenza.
L’atto del voto, in un’epoca caratterizzata da disillusione e crescente disinteresse verso la politica, rappresenta un pilastro della democrazia, un diritto inviolabile e un dovere imprescindibile.
La lista “Per”, guidata da Campanile, ha rilanciato un invito appassionato alla partecipazione, ribadendo la propria convinzione che la vitalità del sistema democratico dipenda inequivocabilmente dall’impegno attivo e consapevole dei cittadini.
L’affluenza alle urne non è un mero dato statistico, ma un indicatore cruciale dello stato di salute della società e della fiducia che riponiamo nelle istituzioni.
La retorica di chi spera in un’astensione generalizzata, la narrazione pessimista che dipinge la politica come corrotta e inefficace, si scontra con la necessità di un risveglio civico.
Un voto consapevole è un atto di resistenza, un rifiuto di rinunciare al proprio potere decisionale, una dichiarazione di speranza in un futuro migliore.
Campanile e la sua lista vedono nella partecipazione popolare un elemento fondamentale per la costruzione di una regione più giusta, equa e prospera.
Non si tratta semplicemente di eleggere un governatore, ma di scegliere una visione, un progetto di società, un percorso di sviluppo sostenibile.
La sfida, oggi, non è solo quella di convincere gli elettori a recarsi alle urne, ma di riaccendere la passione per la politica, di promuovere una cultura civica basata sulla partecipazione attiva e sulla responsabilità condivisa.
Il voto di Campanile è un segnale, un invito a non lasciare che la disillusione e l’apatia prevalgano, ma a riappropriarsi del proprio ruolo di cittadini attivi e responsabili.
La speranza, come un seme, necessita di essere coltivata con l’impegno di tutti.








