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martedì 28 Ottobre 2025

Circumvesuviana al Limbo: Salvini Interviene, Rischia il Commissario.

La rete ferroviaria circumvesuviana, un’arteria cruciale per la mobilità nell’area vesuviana, si presenta come una problematica strutturale che necessita di una profonda revisione strategica.
Le critiche espresse dal Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, non si limitano a una semplice constatazione di inefficienza, ma riflettono una crescente inaccettabilità verso un servizio pubblico che, al confine con il 2025, continua a non soddisfare le esigenze dei cittadini campani.
L’ipotesi di un commissariamento e di un’eventuale gestione diretta da parte delle Ferrovie dello Stato emerge come possibile soluzione, ponendo l’attenzione sulla necessità di un intervento mirato e di una riorganizzazione interna che garantisca standard qualitativi più elevati e una maggiore reattività alle problematiche operative.

La questione non si esaurisce con la sola circumvesuviana, ma si estende a un quadro più ampio delle infrastrutture di trasporto pubblico in Italia meridionale.
La decisione di ridurre i finanziamenti destinati alle metropolitane di Napoli, Roma e Milano solleva interrogativi sulla priorità attribuita agli investimenti in mobilità sostenibile e sull’impatto che tali tagli avranno sulla qualità della vita delle metropolitane.

La necessità di un ripensamento di tale scelta appare evidente, soprattutto considerando il ruolo fondamentale che le metropolitane svolgono nel decongestionamento del traffico urbano e nel collegamento tra le aree periferiche e il centro città.

Il Ministro Salvini sottolinea, inoltre, una problematica ricorrente: l’inutilizzo di fondi stanziati per progetti infrastrutturali.

Sebbene l’amministrazione pubblica sia responsabile dell’allocazione delle risorse, l’incapacità di utilizzare pienamente i fondi disponibili, da parte di comuni e regioni, genera frustrazione e alimenta un circolo vizioso di ritardi e inefficienze.

L’attribuzione delle responsabilità in questo caso è complessa, ma l’urgenza di individuare le cause e di adottare misure correttive è innegabile.

La discussione si apre a una riflessione più ampia sulla governance dei trasporti pubblici in Italia, mettendo in luce la necessità di una maggiore collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, di una gestione più trasparente e responsabile e di una programmazione strategica a lungo termine.

L’obiettivo primario deve essere quello di garantire ai cittadini un servizio efficiente, sicuro e accessibile, in grado di rispondere alle sfide poste dalla crescita urbana e dalla sostenibilità ambientale.
La risoluzione delle criticità che affliggono la circumvesuviana e le metropolitane non rappresenta solo un imperativo politico, ma anche un investimento nel futuro del territorio e nel benessere dei suoi abitanti.

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