L’emissione serale di “Far West”, curata da Salvo Sottile e trasmessa dalla Rai, ha sollevato serie preoccupazioni in merito al principio di par condicio e all’imparzialità informativa, suscitando una formale reazione da parte dei membri del Movimento 5 Stelle nella Commissione di Vigilanza Rai.
L’intervento, lungi dall’essere un’indagine giornalistica indipendente, ha mostrato evidenti segni di manipolazione e orientamento ideologico, apparendo come una riproposizione acritica e preordinata di una narrazione specificamente allineata con posizioni politiche di destra.
La critica non si limita alla selezione e presentazione dei fatti, ma si estende al ruolo attivo assunto da giornalisti e figure politiche, apparentemente impiegati nel replicare una versione predefinita degli eventi, senza offrire spazio a voci alternative o prospettive contrastanti.
Il commento conclusivo del conduttore, giudicato particolarmente problematico, ha ulteriormente amplificato il senso di squilibrio e di mancanza di obiettività.
Questo episodio mette in luce una problematica più ampia: l’utilizzo del servizio pubblico radiotelevisivo come piattaforma per la promozione di agende politiche, a discapito del ruolo cruciale dell’informazione indipendente e pluralistica.
La Rai, in quanto ente pubblico, ha una responsabilità imprescindibile nel garantire un’informazione equilibrata e imparziale, che rifletta la complessità della realtà e promuova il dibattito democratico.
L’intenzione di presentare un’interrogazione alla Commissione di Vigilanza Rai riflette la volontà di accertare le responsabilità di tale comportamento e di sollecitare un’indagine approfondita per prevenire il ripetersi di simili episodi.
Il Movimento 5 Stelle intende, con questa iniziativa, riaffermare l’importanza di un giornalismo di qualità, libero da condizionamenti politici e capace di esercitare un ruolo di controllo sul potere.
La denuncia non è solo una reazione all’evento specifico, ma una difesa dei principi fondamentali che devono guidare l’operato del servizio pubblico radiotelevisivo e la tutela del diritto dei cittadini a un’informazione corretta e completa.








