La vicenda del secondo mandato è emblematica per due aspetti fondamentali: da un lato, emerge la flagrante ignoranza degli esponenti romani riguardo alle realtà territoriali che rappresentano; dall’altro, si palesa la volontà di limitare la partecipazione attiva dei cittadini al processo decisionale. Questo panorama si rivela particolarmente grave, poiché i parlamentari dovrebbero essere i veri rappresentanti della volontà popolare. Invece, spesso appaiono come entità astratte e inutili, incapaci di rispondere alle esigenze dei territori che dovrebbero proteggere e amministrare. Le parole del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, al Festival delle Regioni a Venezia sono state particolarmente nette: i parlamentari non rappresentano nulla se non la propria incapacità di dialogo con le comunità locali, risultando in definitiva come “anime morte” per il tessuto sociale e politico del Paese.
I Parlamentari, lontani dalla realtà e incapaci di dialogare.
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