La democrazia italiana si trova ad un bivio storico, segnata dalla scomparsa dei fondamentali principi della democrazia classica, tra cui la separazione dei poteri, che ormai non esistono più nella loro forma originaria. L’evidenza è tangibile: il paese si sta avvicinando a un sistema basato sul voto di ceto e non più sulla rappresentanza popolare.Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso la propria preoccupazione circa questa situazione durante l’intervento al primo panel del Festival delle Regioni a Venezia. “Avverto una sensazione – ha dichiarato – di dibattito istituzionale provinciale” e ha lanciato un avvertimento per dare nuovamente forza alla democrazia italiana.L’approccio che De Luca propone è unico: dobbiamo ragionare sulle riforme tenendo presenti le problematiche delle democrazie nel mondo e dell’Italia, evitando di illuderci di poter vincere la crisi della democrazia italiana attraverso il semplice annientamento delle autonomie regionali.La sua è una visione che richiede un cambio di prospettiva profondo, focalizzata sulla valorizzazione e sull’approfondimento dell’autonomia regionale. È necessario avvicinare le istituzioni ai cittadini per creare una democrazia più rappresentativa e inclusiva, che dia voce alle esigenze dei singoli soggetti territoriali.In questo contesto, è cruciale comprendere che la crisi delle autonomie regionali non può essere risolta solo attraverso l’annientamento del loro potere decisionale. È necessario creare un sistema in cui le istituzioni siano più vicine e rappresentative dei cittadini stessi, per garantire una vera rappresentanza popolare.L’Italia si trova ad un punto cruciale della propria storia, chiamata a riflettere sui propri passi per creare una democrazia più autentica. È necessario ricordarsi dei fondamenti su cui è stata costruita la democrazia italiana e ripensarne l’approccio per superare le crisi che affliggono il paese, valorizzando al tempo stesso l’autonomia regionale e avvicinando le istituzioni ai cittadini.
La Democrazia Italiana si trova ad un Bivio Storico: necessità di Riforme Profonde per Ripensare la Sogettività dei Territori Locali.
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