Nel cuore del Salernitano, a Sala Consilina, si erge la figura di Rosa, un’icona di cittadinanza attiva e di perseveranza che trascende l’età e le circostanze. Da quando, il 2 giugno 1946, contribuì con il suo voto alla nascita della Repubblica Italiana, non ha mai mancato un appuntamento con le urne, un dovere percepito non come obbligo, ma come sacra responsabilità. Oggi, a novantacinque anni, e nonostante le fragilità fisiche che la relegano su una carrozzella, ha nuovamente partecipato al voto referendario, un gesto di profonda simbologia che ha commosso l’intera comunità.La sua presenza al seggio elettorale non è solo un atto individuale, ma un monito per tutti: un’incarnazione di valori democratici che si nutrono di partecipazione costante e consapevole. L’ammirazione degli scrutatori e degli elettori non è riservata alla sua longevità, ma soprattutto alla coerenza del suo impegno civico, a una dedizione che testimonia l’importanza di ogni singolo voto nel tessuto democratico.La sua dichiarazione, semplice ma carica di significato – “Non ho mai saltato una votazione e finché posso continuerò a farlo” – rivela una profonda comprensione del ruolo del cittadino nella Repubblica. Non si tratta di una mera abitudine, ma di una scelta consapevole di mantenere viva la fiamma della democrazia, un atto di resistenza silenziosa contro l’apatia e il disinteresse.Rosa rappresenta un ponte tra generazioni, un filo conduttore che lega il passato, con le sue speranze e le sue fatiche per la libertà, al presente, dove la partecipazione civica rischia di essere erosa dall’indifferenza. La sua storia è una lezione di vita, un esempio di come la dignità umana possa trovare la sua piena espressione nell’esercizio dei diritti civili e politici, un impegno che non si arresta con il passare degli anni, ma si rafforza come un faro per le future generazioni. La sua presenza alle urne è un atto di testimonianza, un invito a non sottovalutare il potere trasformativo del voto, l’arma più potente che il cittadino possiede per plasmare il futuro della propria comunità e del Paese.
Rosa, 95 anni e una vita al voto: esempio di cittadinanza attiva.
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