La liturgia cattolica ha accolto ufficialmente sette nuove figure esemplari, elevate al rango di santi attraverso il solenne rito presieduto dal Pontefice.
La proclamazione, sigillata con la formula canonica che li incorpora nell’albo dei santi, sancisce il riconoscimento della loro santità e autorizza la Chiesa a promuoverne la venerazione in ogni sua parte.
Questa nuova coorte di santi riflette la varietà geografica e culturale della cristianità, testimoniando l’universalità della fede e l’eredità di santità che si propaga attraverso i secoli e le nazioni.
Tra i nuovi beati, tre sono di origine italiana: Bartolo Longo, figura chiave nella diffusione del culto della Madonna del Rosario, suor Maria Troncatti, consacrata alla carità e all’assistenza dei più bisognosi, e suor Vincenza Maria Poloni, esempio di dedizione al servizio degli orfani e dei poveri.
Un momento particolarmente significativo è rappresentato dalla canonizzazione di Peter To Rot, il primo santo proveniente dalla Papua Nuova Guinea, un evento che segna un punto di riferimento per la comunità cattolica di quella nazione e per l’intera regione del Pacifico.
La sua vita, semplice e profondamente radicata nella fede, incarna i valori evangelici e ispira alla conversione e al servizio del prossimo.
La presenza di Ignazio Choukrallah Maloyan, arcivescovo armeno cattolico martirizzato durante il genocidio del 1915, aggiunge una dimensione di martirio e di testimonianza di fede in un contesto storico drammatico.
La sua santità rappresenta un segno di speranza e di riconciliazione per il popolo armeno e per tutte le vittime di persecuzioni religiose.
Infine, la canonizzazione di José Gregorio Hernandez e Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, i primi santi del Venezuela, rafforza il legame con la Chiesa latinoamericana e celebra la devozione popolare che si è sviluppata attorno a queste figure esemplari.
José Gregorio Hernandez, medico e apostolo della carità, è venerato per i suoi miracoli e per la sua dedizione ai poveri.
Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, monaca carmelitana, è conosciuta per la sua profonda spiritualità e per i doni soprannaturali che le sono stati attribuiti.
L’elevazione a santità di questi sette individui non è solo un atto di riconoscimento individuale, ma anche un invito per tutti i fedeli a imitarne la virtù, la fede e l’amore per Dio e per il prossimo, contribuendo così a costruire un mondo più giusto e fraterno.
Essa testimonia la capacità della Chiesa di generare santi in ogni tempo e luogo, offrendo esempi concreti di vita cristiana autentica e di speranza per l’umanità.






