Il Dall’Ara ha assistito a un terremoto calcistico: il Bologna ha inflitto una sonora sconfitta al Napoli, capolista incontrastata fino a poche ore prima, con un netto 2-0 che rimescola le carte in gioco del campionato.
Un risultato inatteso, che segna un punto di svolta nella corsa allo scudetto e pone una serie di interrogativi sulla tenuta della squadra di Conte.
La partita, al di là del risultato finale, è stata caratterizzata da eventi che hanno alterato i piani iniziali.
L’infortunio subito dal portiere Skorupski, costretto a lasciare il campo dopo pochi minuti, ha catapultato in campo il giovane Pessina, classe 2007, segnando il suo esordio assoluto in Serie A.
Un debutto da sogno, sebbene forzato, che testimonia la capacità di reazione e la resilienza di una squadra capace di reagire alle avversità.
Dallinga e Lucumi, con due reti siglate nella ripresa, hanno concretizzato la manovra felsinea, punendo una difesa azzurra apparsa vulnerabile e incapace di arginare l’aggressività del Bologna.
Questa vittoria non è solo un trionfo sportivo, ma un campanello d’allarme per il Napoli, ora seriamente insidiato nella sua leadership.
Il sorpasso di Roma e Inter, ormai imminente, è una concreta possibilità, e la distanza dalla vetta si riduce drasticamente.
Parallelamente, a Marassi, si è consumato un altro pareggio amaro per due squadre in crisi: Genoa e Fiorentina si sono affrontate in un incontro al cardiopalma, conclusosi con un 2-2 che non risolve i loro rispettivi problemi.
Ostigard e Colombo hanno portato in vantaggio il Genoa, mentre Gudmunsson, su calcio di rigore, e Piccoli hanno temporaneamente pareggiato i conti per la Fiorentina.
Un botta e risposta che sottolinea la fragilità di entrambe le compagini, ancora incerte sulle proprie strategie e incapaci di esprimere un gioco convincente.
Il Genoa, con 7 punti, fatica a scrollarsi di dosso la zona retrocessione, mentre la Fiorentina, ultima in classifica con soli 5 punti, è chiamata a una immediata inversione di rotta per evitare il baratro.
La partita ha evidenziato una mancanza di concretezza e una certa confusione tattica, che rischiano di compromettere seriamente le ambizioni di entrambe le squadre.







