domenica 10 Agosto 2025
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Napoli

Conte al Napoli: amichevole Girona, segnali di ripartenza e nuove sfide.

La ripresa del Napoli sotto la guida di Antonio Conte si manifesta con un’amichevole contro il Girona, un confronto che va oltre il semplice risultato finale di 3-2, delineando i primi contorni di una squadra in divenire.

La performance del belga Kevin De Bruyne, in piena ascesa fisica e tattica, emerge come elemento chiave, catalizzatore di un gioco offensivo dinamico che domina la prima parte del match.

La sua presenza non si limita alla realizzazione di una doppietta, ma incarna la capacità di generare spazi e verticalizzazioni, qualità che Conte sembra intenzionato a improntare nel nuovo assetto del Napoli.
L’approccio iniziale di Conte, che dispiega una formazione considerata attualmente la più affidabile, rivela un’attenzione particolare alla solidità difensiva, con Juan Jesus preferito a Beukema.

In avanti, la scelta di Politano e Neres a sostituire Lang suggerisce una volontà di sperimentare soluzioni alternative per l’attacco, esplorando diverse combinazioni per scovare la miscela più efficace.

Tuttavia, la partita non si riduce a un mero esercizio tattico.

Il cedimento fisico nella fase finale del primo tempo, accompagnato da una disattenzione difensiva, evidenzia le sfide che attendono il Napoli, soprattutto in termini di gestione dell’intensità e di consolidamento della compattezza.
La doppia rete di Stuani, pur contenuta nel contesto di un risultato finale positivo, funge da campanello d’allarme, invitando a un’analisi approfondita delle dinamiche difensive e della capacità di resistenza fisica.

La ripresa, contrassegnata da una moltitudine di cambi – pratica comune nelle amichevoli per valutare diversi interpreti e schemi di gioco – vede un calo del ritmo, accentuato anche dalla ricerca di Conte di testare nuove soluzioni.
Le occasioni mancate da entrambe le squadre, seppur segnate da un tono meno agonistico, testimoniano la ricerca di affinamenti e la necessità di affinare la precisione sotto porta.

Il pareggio sfiorato dal Girona, seguito dalle avanzate napoletane con Lucca e McTominay, rivelano un equilibrio precario, interrotto da un infortunio di Rrahmani che induce alla sostituzione con Marianucci, esponendo una leggera vulnerabilità difensiva.
L’amichevole con il Girona, al di là del risultato, rappresenta un laboratorio in cui Conte plasma il suo Napoli, un processo in divenire che si affina attraverso l’osservazione diretta e l’adattamento continuo.
La sfida successiva contro il Sorrento, un avversario di Lega Pro, offrirà un ulteriore banco di prova, un’opportunità per misurare i progressi compiuti e per valutare la capacità della squadra di imporsi anche contro una realtà di diversa categoria, consolidando le basi per un campionato che si preannuncia impegnativo.

Il percorso è appena iniziato, e la partita contro il Girona ha fornito preziose indicazioni per il futuro.

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