Giuseppe De Rosa: un’Epopea di Resistenza e Traguardi InsuperabiliUn’impresa che incide la storia dello sport estremo: Giuseppe De Rosa, atleta campano di Sala Consilina, si conferma per la quarta volta consecutiva campione del mondo di ultramaratona, un primato ineguagliabile e un sigillo di eccellenza a livello globale.
La vittoria nel Roadsign Continental Challenge 2025, circuito di gare autosufficienti che abbraccia i cinque continenti, rappresenta l’apice di una carriera dedicata alla sfida dei propri limiti e all’esplorazione di territori inospitali.
Il culmine di questo trionfo si è materializzato in Senegal, all’esito dell’Ultra Africa Race: una prova di resistenza brutale, protrattasi per cinque giorni e articolata su 200 chilometri di terreno impervio.
Le condizioni ambientali, estenuanti – temperature che hanno raggiunto i 48 gradi Celsius, un’umidità soffocante all’80%, scarsità d’acqua e dislivelli che hanno superato i 3.600 metri – hanno messo a dura prova la tenacia di ogni partecipante.
Su 29 corridori partiti, solo 9 hanno avuto la forza di tagliare il traguardo, e De Rosa, con un sesto posto, ha consolidato il suo quarto titolo consecutivo, aggiungendosi alle vittorie del 2022, 2023 e 2024.
L’avventura di De Rosa nel Roadsign Continental Challenge è iniziata nel 2017, un percorso che lo ha visto accumulare quasi 5.000 chilometri di autosufficienza in alcuni dei luoghi più remoti e ostili del pianeta.
Precedentemente, nel maggio 2025, aveva affrontato ‘The Track Australia’, un’altra tappa cruciale del circuito.
La sua storia è una testimonianza di resilienza, disciplina e una profonda connessione con la natura selvaggia.
“Raggiungere questo traguardo ancora una volta è il frutto di sacrifici immani e di una determinazione incrollabile,” ha dichiarato l’atleta, sottolineando come la vittoria non sia solo un successo personale, ma il risultato di un impegno costante e di un profondo rispetto per le sfide che lo attendono.
Dietro l’immagine di un campione, si cela un mondo di fatiche notturne, infortuni superati e continui spostamenti, un percorso irto di ostacoli che ha forgiato il suo carattere e affinato le sue capacità.
A 48 anni, De Rosa sente di avere ancora molto da offrire, una convinzione alimentata dalla passione e dalla motivazione.
La sua esperienza dimostra che i limiti sono spesso autoimposti e che la volontà di superare le proprie paure può portare a risultati inaspettati.
Il supporto appassionato di Sala Consilina e dell’intero Vallo di Diano contribuisce a rendere questo successo un evento collettivo, un motivo di orgoglio per l’intera comunità.
L’atleta si gode ora un primato mondiale che lo consacra tra i più grandi di sempre nelle competizioni estreme, un riconoscimento meritato per una carriera costellata di traguardi e di gesta eroiche.
Il futuro è incerto: il ritorno alle competizioni nel 2026 è ancora da decidere, ma per ora De Rosa desidera assaporare appieno questo momento straordinario, un’esperienza che arricchisce non solo il suo palmares, ma anche la storia dello sport estremo.








