Il ritorno di Romelu Lukaku al Napoli segna una svolta significativa per la squadra di Antonio Conte, un evento atteso con un misto di cautela e ottimismo.
Dopo un lungo e meticoloso percorso riabilitativo in Belgio, a seguito di un grave infortunio muscolare che aveva inizialmente compromesso i piani iniziali, l’attaccante belga è stato riaggregato al gruppo, avviando un programma di allenamento personalizzato.
L’obiettivo primario è la disponibilità per la Supercoppa Italiana contro il Milan, un impegno di prestigio in programma a Riyadh il 18 dicembre, un crocevia che potrebbe definire un’impronta importante per il prosieguo della stagione.
Nel frattempo, Conte sembra aver trovato un nuovo equilibrio, incentrato sull’affidabilità di Rasmus Hojlund.
L’attaccante danese, completamente ristabilito dopo un precedente stop, si conferma una pedina fondamentale nel progetto tattico, destinato a essere il fulcro dell’azione offensiva contro il Como.
La difesa lariana, sebbene solida e capace di limitare gli avversari – con soli sei gol subiti, seconda solo alla Roma – rappresenta comunque un banco di prova impegnativo.
La scelta di Conte sembra orientata a sfruttare al meglio le qualità di Hojlund, affiancato nelle corsie esterne da Politano e Neres, in una configurazione che ripropone il 4-3-3, soluzione preferenziale dopo l’infortunio di De Bruyne.
La sperimentazione con il 4-1-4-1, un modulo nato per accomodare l’ex Manchester City, si rivela dunque un capitolo chiuso, nonostante non abbia prodotto i risultati sperati.
Il Maradona si prepara ad accogliere un altro sold-out, testimonianza della crescente identificazione tra squadra e tifosi.
Il fortino partenopeo, quasi inespugnabile, ha resistito a ogni attacco per quasi un anno, da quando la Lazio inflisse una sconfitta il 18 dicembre 2023.
Da allora, il Napoli ha accumulato una serie impressionante di 13 vittorie e 3 pareggi, una performance che lo colloca tra le migliori d’Europa.
Nonostante i numeri incoraggianti, Conte invita alla prudenza.
Riconosce la pericolosità del Como, una squadra capace di mettere in difficoltà anche le avversarie più quotate.
La chiave, secondo il tecnico, risiede nell’imporre il proprio gioco a livello tattico, evitando di concedere troppo spazio agli avversari, elementi che potrebbero trasformare la partita in una sfida insidiosa.
L’inserimento di Amir Rrahmani, pilastro della difesa, resta una decisione rimandata.
Il difensore, fermo dallo scorso settembre per una lesione al bicipite femorale, ha superato il percorso di recupero, ma Conte preferisce gestirne il rientro con cautela, valutando se impiegarlo fin da subito o riservargli un ruolo più marginale.
La formazione tipo, per il resto, è scontata: Milinkovic-Savic in porta, a causa dell’infortunio di Meret; Gilmour al timone del centrocampo, in attesa del ritorno di Lobotka, affiancato da Anguissa e McTominay, elementi imprescindibili per l’equilibrio della squadra.
L’attesa è palpabile, l’obiettivo è chiaro: consolidare la posizione in classifica e prepararsi al meglio per le prossime sfide, con Lukaku pronto a tornare a ruggire.







