venerdì 19 Settembre 2025
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Manchester City-Napoli: Amaro debutto, polemiche arbitrali

## Manchester City – Napoli: Un debutto amaro segnato da un’ingiustizia arbitraleLa prima pagina della Champions League 2024/2025 vede il Manchester City imporsi sul Napoli per 2-0, ma la vittoria dei “Citizens” è macchiata da un’interpretazione arbitrale che ha profondamente alterato l’equilibrio della partita.
Il match, disputato all’Etihad Stadium, è stato drammaticamente condizionato dall’espulsione, arrivata al 21° minuto, del capitano azzurro Giovanni Di Lorenzo, in seguito a un fallo su Erling Haaland, un episodio che ha relegato il Napoli a giocare in inferiorità numerica per oltre un tempo e mezzo.
La squadra di Conte ha dimostrato un coraggio e una resilienza notevoli, esponendo una strategia difensiva organizzata e una determinazione che hanno impedito al Manchester City di dominare in modo schiacciante.
Nonostante la difficoltà intrinseca di fronteggiare una squadra di tale calibro in inferiorità numerica, il Napoli ha saputo arginare le offensive avversarie, limitando i pericoli e mantenendo la partita in equilibrio fino all’intervallo.
L’inizio partita aveva visto il Napoli impegnato a contrastare le prime sortite offensive del City, con Donnarumma, inaspettatamente titolare al posto di Meret, a intervenire con un intervento provvidenziale su un colpo di testa di Beukema su calcio di punizione.

L’azione che ha portato all’espulsione di Di Lorenzo, nata da un lancio lungo del portiere azzurro, è stata controversa: l’intervento del capitano, pur decisivo per fermare la progressione di Haaland, è stato giudicato da Zwayer, direttore di gara, come un fallo da ultimo uomo, decisione avvalorata dalla successiva revisione VAR.
La sequenza di gioco precedente al fallo, con un possibile contatto tra Donnarumma e Beukema durante la costruzione dell’azione inglese, solleva ulteriori interrogativi sulla correttezza dell’interpretazione arbitrale.
Foden, abilmente, serviva Haaland che con la sua velocità metteva in seria difficoltà la difesa azzurra.
La reazione di Conte è stata pragmatica e audace: De Bruyne, stella indiscussa del City e rientrante all’Etihad dopo un decennio, è stato sacrificato per dare spazio a Olivera e riequilibrare il comparto difensivo, spostando Spinazzola sull’altro lato.

Questa scelta tattica, apparentemente impopolare, ha mirato a preservare la struttura del Napoli e a minimizzare i danni causati dalla superiorità numerica avversaria.

Nel primo tempo, il City ha esercitato una pressione costante, cercando di sfruttare a proprio vantaggio la superiorità numerica.

Il Napoli, però, ha risposto con una difesa compatta e determinata, annullando le velleità offensive avversarie.
Milinkovic-Savic, impeccabile, ha salvato i suoi con tre parate decisive, negando al City la possibilità di rompere lo stallo.

La ripresa si è aperta con la fragilità del muro difensivo azzurro: al 56′, un preciso lancio verticale di Foden ha trovato Haaland, che con un colpo di testa angolato ha superato Milinkovic-Savic, sbloccando il risultato.
La dinamica del match, tuttavia, non muta, poiché il Napoli, penalizzato dalla condizione di inferiorità, fatica a trovare spazi per reagire.

Il raddoppio del City, arrivato al 70′, è stato siglato da Doku, abile a eludere la difesa avversaria con una progressione fulminante e a concludere con un tiro rasoterra imparabile.
La fase finale del match, caratterizzata da una girandola di sostituzioni da parte di entrambi gli allenatori, si è trascorsa su ritmi più blandi.
Il risultato finale, seppur amaro per il Napoli, ha evitato un passivo più pesante, mentre il City si è accontentato della vittoria, consapevole della propria superiorità numerica.
L’espulsione di Di Lorenzo e l’atteggiamento arbitrale in generale, hanno profondamente influenzato l’esito della partita, ponendo interrogativi sulla correttezza delle decisioni prese e sulla capacità di gestire un incontro di tale importanza.

Il Napoli, nonostante la sconfitta, può uscire dal campo con la testa alta, consapevole di aver dimostrato carattere e resilienza di fronte a un avversario di tutto rispetto.

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