Vanja Milinković-Savic, Il suo arrivo a Napoli, una nuova stagione Il suo arrivo a Napoli segna un capitolo inedito nella sua carriera, un percorso che lo vede, almeno nominalmente, nell’orbita del titolare Meret.
Ma l’identità di Milinković-Savic trascende la semplice etichetta di “riserva”.
In una conferenza stampa a Castel di Sangro, nel cuore del ritiro azzurro, il portiere serbo ha dipinto un quadro di ambizione e professionalità, sfatando la percezione di un ruolo marginale.
L’interesse per il Napoli era palpabile già dallo scorso marzo, alimentato dalla prospettiva di confrontarsi con un palcoscenico di prim’ordine come la Champions League, un’esperienza che mancava nel suo curriculum.
L’impatto con il gruppo, guidato dal navigato tecnico Conte, è stato immediato e positivo, caratterizzato da un senso di accoglienza e rispetto reciproco.
“Mi sono sentito subito parte del progetto,” ha affermato, sottolineando la qualità umana dei suoi nuovi compagni.
La presenza di Conte, figura di spicco nel panorama calcistico italiano, ha avuto un peso determinante nella sua scelta.
“Quando un allenatore come Conte ti chiama, è un onore e una sfida,” ha spiegato, evidenziando la sua filosofia di lavoro intensa e rigorosa.
Sebbene la sua tecnica sia stata oggetto di valutazione da parte dello staff, Milinković-Savic si concentra sulla creazione di un ambiente sicuro e solido per la difesa, ponendo l’importanza della fiducia nel suo ruolo.
Nonostante la sua reputazione di specialista dal dischetto, l’argomento dei rigori non è ancora stato affrontato con i compagni di squadra.
Un aneddoto significativo emerge dal ricordo della sua parata più memorabile: l’intervento decisivo su Pulisic, un momento che lo ha consacrato.
La sua ispirazione non si concentra su modelli specifici, sebbene abbia nutrito una particolare ammirazione per Abbiatici da giovane.
L’opportunità di condividere il campo con un talento come Kevin De Bruyne, una circostanza rara e inattesa, rappresenta un ulteriore stimolo per la sua crescita.
Con umiltà, confessa di impegnarsi per limitare le occasioni di De Bruyne in allenamento, un segno di rispetto e consapevolezza del suo valore.
La relazione con Meret è intrisa di sportività e rispetto.
“Sarà un piacere lavorare con lui.
È un ragazzo straordinario,” ha dichiarato, escludendo qualsiasi forma di competizione accesa.
La sua aspirazione è quella di contribuire alla solidità difensiva, auspicando una stagione caratterizzata da un minor numero di tiri in arrivo, vista l’eccellenza del Napoli in questo ambito la scorsa stagione.
Al di là degli impegni calcistici, Milinković-Savic trova rifugio nella compagnia dei suoi affetti più cari, dedicando tempo al suo cane e alla sua famiglia.
L’assenza di interessi sportivi alternativi è una scelta consapevole, volta a preservare la sua salute e a evitare infortuni.
Nonostante la sua natura pragmatica, una concessione alla superstizione potrebbe essere contemplata in caso di vittoria dello scudetto, sebbene l’idea sia stata espressa con una nota di autoironia.
In definitiva, l’arrivo di Vanja Milinković-Savic a Napoli promette di essere un elemento significativo per la costruzione di una stagione ricca di successi e di crescita professionale.