Il Napoli difende la vetta della classifica in una sfida intensa contro un Genoa determinato, ma la vittoria si conquista solo dopo una ripresa di grande intensità, che fa dimenticare un primo tempo al di sotto delle aspettative.
La partita si rivela un banco di prova importante per gli azzurri, mettendo a nudo alcune fragilità che emergono soprattutto nella prima metà di gioco.
Il primo tempo si configura come un monito per la squadra di casa.
Il Napoli, appesantito da una mancanza di mordente e di chiarezza di intenti, si presenta in campo con un’aggettivazione che sconfina nella passività.
Il Genoa, al contrario, si dimostra galvanizzato dalla necessità di risollevare le proprie sorti, mostrando una vitalità e un’organizzazione tattica che colpiscono nel segno.
La pressione dei liguri, sostenuta da una ritrovata convinzione, si traduce in un gol, realizzato al 33’ grazie a un’azione fulminea sulla fascia destra.
Norton-Cuffy, sfruttando una disattenzione difensiva di Olivera, crossa basso, trovando Ekhator, abile a intercettare il pallone con un tocco di tacco che supera il portiere avversario.
La reazione del Napoli si fa attendere, mentre il Genoa, forte del vantaggio, incrementa il proprio controllo del gioco, mettendo in difficoltà la manovra azzurra.
La ripresa si apre con una scossa: l’inserimento di De Bruyne e Spinazzola in campo, voluto dal tecnico, innesca una metamorfosi nel gioco del Napoli.
La squadra ritrova aggressività, determinazione e una spiccata propensione offensiva.
L’inerzia della partita cambia radicalmente, con il Napoli che si riversa nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio.
La prima occasione concreta si concretizza al 12′: su una precisa rasoiata di Spinazzola, Vasquez, con una magistrale anticipo su Hojlund, riesce a servire Anguissa, che con un potente colpo di testa insacca alle spalle del portiere avversario.
La spinta offensiva del Napoli non si arresta, alimentata dalla ricerca del sorpasso.
L’azione è fluida e pericolosa.
Hojlund trova la rete, ma il gol viene annullato per un marginale fuorigioco.
Di Lorenzo, con un colpo di testa potente, centra il palo, generando un momento di frustrazione.
Tuttavia, la perseveranza paga: al 29′, Anguissa, dopo una conclusione rasoterra respinta dal portiere ligure, si avventa sul pallone vagante e lo deposita in rete, firmando il gol del 2-1.
La partita si conclude con la vittoria del Napoli, ma il percorso è stato costellato da una lezione tattica e di carattere, che mette in luce la necessità di una maggiore continuità di rendimento e di una maggiore concentrazione fin dalle prime fasi di gioco.