Napoli ruggisce: Conte doma Spalletti e torna al comando!

Il Maradona ruggisce, testimone di un confronto al vertice che si risolve con un vibrante 2-1 in favore del Napoli, capace di riconquistare la vetta della classifica in attesa del passo del Milan. Una vittoria significativa, un’affermazione di carattere che vede la squadra di Conte prevalere su una Juventus, guidata da Spalletti, fino a quel momento imbattuta, e che segna il ritorno al primo posto degli azzurri in un contesto di alta tensione.
La partita, intrisa di storia e simbolismo, vede un Conte che, fedele al proprio credo tattico, schiera una formazione simile a quella vincente contro la Roma, con la sola eccezione di Elmas al posto dell’infortunato Lobotka.
Spalletti, al suo ritorno nel teatro della conquista dello scudetto tre anni prima, si presenta con un approccio iniziale inusuale, rinunciando a una vera punta e affidando a Yildiz il compito di guidare l’attacco, supportato dalla dinamicità di McKennie e Conceicao.

Una scelta che si rivela, in parte, un limite per la squadra bianconera.

L’intensità del match si manifesta fin dalle prime battute.

Il Napoli, aggressivo e determinato, imprime un ritmo forsennato, mettendo a dura prova la resistenza della Juventus.
È Neres, con una progressione fulminea sulla fascia, a sbloccare il risultato al settimo minuto: la sua velocità sorprende Koopmeiners, e il suo cross rasoterra trova Hojlund, abile ad anticipare Di Gregorio.
La prima frazione di gioco è un assedio azzurro.

La Juventus fatica a trovare spazi, soffocata dalla pressione costante del Napoli, che costruisce occasioni da gol su colpi di testa, con McTominay e Beukema vicini al gol, e con Di Lorenzo che costringe Di Gregorio a un intervento decisivo.
La ripresa si apre con un immediato campanello d’allarme per il Napoli: al 13’, un’azione fulminea della Juventus, orchestrata da un filtrante passaggio di McKennie, permette a Yildiz di siglare il pareggio con un destro preciso.
Ma il Napoli non si lascia intimidire.

La reazione azzurra è veemente e, al 33’, Hojlund firma il gol che riporta avanti il Napoli.
Un’azione corale, ancora una volta nata sulla fascia destra con Neres, trova il tocco di McKennie che serve un pallone in verticale per Hojlund, che con una precisa incornata batte il portiere avversario.

La squadra di Spalletti tenta un ultimo sforzo per ribaltare il risultato, ma la difesa napoletana si dimostra impenetrabile, mantenendo l’ordine e la compattezza.

L’ingresso in campo di David e Openda non cambia significativamente le dinamiche del gioco.
Il fischio finale sancisce la vittoria del Napoli, in un match che conferma la sua forza e il suo desiderio di leadership in un campionato sempre più combattuto, consacrando un’altra pagina nella gloriosa storia del Maradona.

Una partita che va oltre il semplice risultato, incarnando la passione, la tradizione e l’orgoglio di due grandi realtà calcistiche italiane.

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