Il rientro dei nazionali, gravato da un doppio impegno ravvicinato, impone al tecnico una gestione tattica e fisica estremamente calibrata in vista del cruciale incontro con il Torino.
L’intensità sostenuta di questa fase, caratterizzata da sette partite concentrate in un arco di ventidue giorni, sta inevitabilmente mettendo a dura prova le riserve energetiche della squadra, rendendo le rotazioni non solo auspicabili, ma imprescindibili per garantire la competitività.
L’attenzione ora è focalizzata sull’osservazione delle reazioni individuali e collettive a questo ritmo serrato, un vero e proprio banco di prova per la resilienza fisica e mentale del gruppo.
L’aggiornamento sulle condizioni degli infortunati offre un segnale incoraggiante: Giovanni Buongiorno è rientrato regolarmente nel gruppo da quattro sessioni di allenamento, dimostrando un recupero completo.
Anche Matteo Politano ha ripreso ad allenarsi con i compagni, a significare un ritorno in condizione ottimale.
Rrahmani continua a progredire nel suo percorso riabilitativo, parallelamente a quello di Stanislav Lobotka, indicando un approccio terapeutico condiviso e mirato.
L’incremento degli infortuni che affligge il calcio italiano non è un fenomeno isolato, ma si inserisce in un contesto europeo più ampio.
La correlazione tra un calendario fitto di impegni e l’aumento del rischio infortuni è ormai inequivocabile.
L’accumulo di partite limita drasticamente il tempo a disposizione per un’adeguata preparazione fisica, rendendo il tessuto muscolare più vulnerabile a strappi e lesioni.
Questa dinamica sottolinea l’urgenza di dotare le squadre di rose ampie e versatili, in grado di sopperire alle inevitabili carenze dovute alla fatica e all’affaticamento.
Al di là degli infortuni più gravi, anche problematiche apparentemente minori, come l’accumulo di microtraumi, possono compromettere la performance e la longevità della carriera di un atleta.
La gestione intelligente del carico di lavoro e la prevenzione attiva diventano quindi elementi cruciali per la sostenibilità del calcio moderno.






