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Sorrento-Monopoli: Vietati i tifosi a Potenza per motivi di sicurezza

La partita Sorrento-Monopoli, valida per l’ottava giornata del girone C di Serie C, si configura come un evento sportivo complesso, destinato a svolgersi domenica 5 ottobre presso lo stadio Viviani di Potenza, in una cornice priva del pubblico ospite pugliese.

La decisione, assunta dal Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, impone un ferreo divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Bari, un provvedimento che riflette una situazione di tensione preesistente e radicata nel tessuto delle rivalità calcistiche.
Il divieto non è una misura isolata, ma l’ultimo tassello di una serie di restrizioni imposte per garantire la sicurezza pubblica.
L’analisi approfondita condotta dal Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha infatti rilevato un’atavica rivalità tra le tifoserie di Potenza e Monopoli, una dinamica che si è manifestata in ripetute occasioni con episodi di turbativa all’ordine pubblico.
L’episodio più recente, verificatosi al termine della partita del 17 settembre 2023, ha visto un tentativo di contatto aggressivo da parte di un gruppo di sostenitori lucani nei confronti dei tifosi del Monopoli, prontamente neutralizzato dall’efficace azione delle forze dell’ordine.

Questa escalation di eventi ha portato, come noto, a una progressiva limitazione della presenza di tifosi ospiti negli incontri tra le due squadre.
La Prefettura di Potenza, attraverso un comunicato ufficiale, sottolinea come la sicurezza della collettività e la salvaguardia dell’ordine pubblico rappresentino priorità assolute, giustificando l’adozione di misure restrittive mirate a prevenire potenziali disordini e a tutelare la serenità della comunità.
La partita, quindi, si presenta come un banco di prova per le autorità, chiamate a gestire un contesto delicato e a garantire il rispetto della legalità, evitando che l’evento sportivo si trasformi in pretesto per atti di violenza o intimidazione.
La decisione di escludere il pubblico ospite, pur se impopolare per i sostenitori delle due squadre, si configura come un atto di responsabilità volto a preservare la sicurezza e a tutelare l’immagine del calcio, evidenziando la necessità di una gestione attenta e ponderata delle dinamiche di rivalità tra le tifoserie, al fine di promuovere un ambiente sportivo sano e rispettoso delle regole.

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