L’Udinese sfodera un’ostinata resistenza, incrinando le ambizioni di una (ormai quasi) ex-capolista come il Napoli in una partita palpitante di rimpianti e giocate coraggiose.
L’1-0 finale, siglato da un’invenzione balistica di Ekkelenkamp, è il coronamento di un’azione sofferta, resa ancora più amara dalle due reti inizialmente concesse e poi annullate per fuorigioco, testimonianza di un arbitraggio intenso e meticoloso.
Il Napoli, affaticato e privo di quella lucidità che lo contraddistingue, mostra segni di cedimento, sprecando nel finale occasioni da gol che avrebbero potuto cambiare le sorti dell’incontro.
La gestione tattica di Conte appare sempre più limitata, costretto a fare affidamento sugli stessi interpreti e a cercare soluzioni in una squadra che fatica a trovare nuove energie.
Hojlund si rende pericoloso, mentre Lucca attende ancora il suo momento.
L’Udinese si proietta in avanti con ferocia, ma è il Napoli a generare la prima, clamorosa opportunità: Spinazzola, con una progressione fulminea sulla fascia sinistra, serve Lang che viene prontamente fermato da Bertola, salvando il risultato con un recupero disperato.
La fragilità difensiva di Kabasele emerge nel confronto fisico con l’attaccante danese del Napoli, capace di creare scompiglio ad ogni ripartenza.
Il Napoli alza il baricentro, controllando il ritmo ma lasciando spazio al contropiede letale dell’Udinese, che al 30’ costringe Milinkovic-Savic a una difficile parata su Ekkelenkamp.
Il primo tempo si conclude senza ulteriori episodi significativi.
La ripresa si apre con gli stessi undici in campo, e al 6’ l’Udinese è vicina al vantaggio con Davis, abile a raccogliere una corta respinta di Milinkovic-Savic dopo una conclusione potente di Bertola.
Il Bluenergy Stadium si infiamma, ma il VAR interviene annullando la rete per un marginale fuorigioco.
La fortuna sembra accodarsi al Napoli al 14’ quando una disattenzione difensiva di Zanoli serve Piotrowski, la cui conclusione si infrange sulla traversa.
Conte risponde inserendo Lobotka e Politano al posto di Beukema e Lang, apparso impalpabile.
L’Udinese insiste con i contropiedi: al 23’ Ekkelenkamp, con una progressione solitaria sulla fascia sinistra, serve Zaniolo che, a due passi dalla porta, spedisce la sfera fuori.
Al 26’ lo stadio esplode di gioia per la rete di Ekkelenkamp, un tiro potente e preciso che trafigge Milinkovic-Savic, ma l’intervento del VAR rivela un fallo precedente di Karlstrom su Lobotka nel recupero del pallone.
La rabbia per l’annullamento si trasforma in energia positiva e, a distanza di due minuti, Ekkelenkamp realizza un gol meraviglioso, un tiro a incroci che si insacca alle spalle del portiere avversario.
Il pubblico friulano va in delirio.
Conte cerca di reagire togliendo Buongiorno e inserendo Olivera, Spinazzola ed Elmas lasciano il campo per Lucca e Gutierrez.
Runjaic risponde con Zarraga, Buksa ed Ehizibue, forze fresche per arginare la spinta offensiva superata degli avversari.
Al 42′, Lucca, sfruttando una disattenzione di Solet, serve Hojlund con un assist perfetto, ma il danese, a due passi dalla porta, incredibilmente alza la sfera sopra la traversa.
In pieno recupero, Zarraga spreca un’occasione da posizione favorevole, mentre Lucca colpisce il palo esterno e Politano conclude a lato, sigillando il risultato.
Una partita intensa, ricca di colpi di scena e rimpianti, che lascia l’Udinese a festeggiare una vittoria sofferta e il Napoli a riflettere sulle proprie debolezze.






