08 gennaio 2025 – 01:40
Dopo la tragica morte del padre di 76 anni avvenuta all’ospedale Villa Sofia, la figlia di Giuseppe Barbaro ha deciso di presentare un esposto alla Procura di Palermo per denunciare presunte negligenze mediche che hanno portato al decesso. Il signor Barbaro è rimasto ricoverato per diciassette giorni, tre dei quali su una barella del pronto soccorso in attesa di un intervento chirurgico per una frattura alla spalla. I parenti sono convinti che si tratti di un caso di malasanità simile a quello verificatosi poco tempo prima in un altro ospedale della stessa città.L’autopsia è stata disposta dai magistrati che hanno sequestrato la cartella clinica e la salma per indagare più a fondo sulla vicenda. La figlia racconta che il padre era legato al letto con fasce di plastica alle caviglie e al braccio destro, e veniva slegato solo dopo le sue proteste. Durante il ricovero, sono sorte complicazioni non legate alla frattura, ma attribuite all’operato del personale sanitario secondo l’avvocato Dell’Aira.Sono emersi sintomi gravi come ipernatriemia (alti livelli di sodio nel sangue), stato confusionale, perdita di peso e disidratazione non adeguatamente trattati dai medici. Nonostante i segnali evidenti della sua condizione critica, il paziente non veniva trasferito in terapia intensiva. La situazione si è aggravata rapidamente fino al decesso avvenuto il 6 gennaio.L’inchiesta sarà fondamentale per stabilire eventuali responsabilità da parte del personale sanitario coinvolto. Nel reparto di Ortopedia dove è avvenuto il tragico episodio, si registrano carenze strutturali evidenti come la mancanza di personale medico necessario per affrontare le numerose operazioni programmate ogni anno. La situazione critica del sistema sanitario regionale richiede interventi urgenti per garantire cure adeguate ai pazienti e prevenire tragedie come quella vissuta dalla famiglia Barbaro.
