Nell’abbraccio del lungomare Ognina, a Catania, si è svolta una cerimonia solenne, un respiro di storia e impegno che ha celebrato il 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Parole del generale Salvatore Altavilla, Comandante Provinciale, hanno risuonato con forza, delineando un quadro complesso di responsabilità, dedizione e speranza per il futuro della comunità catanese.Il generale ha sottolineato come il luogo scelto per la celebrazione, uno spazio di rinascita e riqualificazione urbana, rappresenti un potente simbolo dell’identità cittadina. Un’identità che non si consolida solo attraverso la repressione della criminalità, ma anche attraverso la cura e la valorizzazione di ciò che è stato salvaguardato. Questa visione implica un impegno costante non solo nel recuperare territori problematici, ma anche nel sostenere e rafforzare le aree che hanno già intrapreso un percorso di risanamento.Un momento particolarmente toccante è stato dedicato ai giovani presenti, studenti e cittadini del domani. Lo sguardo del generale, rivolto a loro, ha espresso la profonda convinzione che la prossimità e la comprensione dei bisogni giovanili siano il fondamento di un futuro più giusto e prospero. Non si tratta solo di fornire sicurezza, ma di sostenere la crescita, di offrire opportunità e di costruire insieme un futuro condiviso.Il comandante ha quindi espresso un sentito riconoscimento ai carabinieri che operano in località isolate e difficili, veri sentinelle della prossimità e custodi silenziosi del territorio. La loro presenza, spesso in contesti privi di accoglienza e supporto, testimonia un impegno profondo e un sacrificio costante. Il generale ha evidenziato come siano proprio queste esperienze, spesso prive di apparente gratificazione, a forgiare la vera essenza del servizio e a costruire una solida professionalità.L’attività operativa dell’Arma in provincia di Catania, distribuita su 61 stazioni e 51 comuni, ha rappresentato un pilastro fondamentale nella tutela della legalità. Il 72% dei reati complessivi è stato affrontato con un’imponente presenza sul territorio, pari a oltre 48.000 pattuglie giornaliere, anche in aree impervie e remote. Un focus particolare è stato rivolto alla protezione delle donne, con un alto tasso di denunce gestite e una risposta tempestiva ai segnali di violenza.L’impegno dell’Arma si è esteso alla lotta contro le truffe agli anziani, un fenomeno che colpisce i più vulnerabili. Grazie a un’iniziativa corale che ha coinvolto la Chiesa locale, i comandanti di compagnia e stazione, sono stati organizzati incontri informativi nelle parrocchie, supportati da materiale divulgativo distribuito anche attraverso gli ospedali e i luoghi di culto. Questi interventi hanno portato a risultati concreti, con arresti in flagranza e una maggiore consapevolezza nella popolazione.I reparti specializzati dell’Arma hanno svolto un lavoro di eccellenza. Il NAS ha smantellato filiere di prodotti alimentari irregolari, sequestrando tonnellate di merce pericolosa. Il NIL ha individuato irregolarità nel mercato del lavoro, contrastando il fenomeno del lavoro nero. Il NOE, insieme ai carabinieri forestali e allo squadrone eliportato Cacciatori, ha operato con determinazione nel contrasto all’inquinamento e nella protezione dell’ambiente. Il supporto dei nuclei cinofili e dell’elinucleo ha permesso di intervenire efficacemente in situazioni di emergenza, soccorso e ricerca di persone scomparse.La cerimonia si è conclusa con un omaggio ai militari feriti, con particolare riferimento a coloro che hanno subito aggressioni, e con un ricordo commosso dell’Appuntato Giuseppe Librizzi, caduto nell’esercizio delle sue funzioni. Un momento di riflessione e di riconferma dell’impegno a proseguire il suo esempio di dedizione e coraggio al servizio della comunità. La sua memoria, come la storia dell’Arma, continua a ispirare il presente e a proiettare lo sguardo verso un futuro di legalità e sicurezza.
211 Anni di Carabinieri: Un Rito di Memoria e Impegno a Catania
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