Roma, giugno 2024: prende il via la realizzazione di “40 Secondi”, un film che si propone di scavare nel profondo di una ferita ancora aperta nel tessuto sociale italiano. L’opera, diretta e scritta da Vincenzo Alfieri in sinergia con Giuseppe Stasi, non è un semplice racconto di cronaca nera, ma un’esplorazione complessa delle dinamiche che hanno condotto alla tragica fine di Willy Monteiro Duarte, il giovane capoverdiano brutalmente assassinato a Colleferro il 6 settembre 2020.Il film si radica nel libro “40 Secondi. Willy Monteiro Duarte. La luce del coraggio e il buio della violenza” di Federica Angeli, un’indagine che va oltre i fatti, tentando di comprendere le radici di una violenza tanto efferata. L’evento, oltre a sconvolgere l’opinione pubblica, ha acceso un acceso dibattito che ha portato alla luce problematiche strutturali: il disagio giovanile, l’esclusione sociale, le difficoltà di integrazione delle seconde generazioni, la carenza di modelli positivi e la pervasività di una cultura che spesso banalizza l’uso della forza. Il cast, un mix di volti noti e talenti emergenti, è un elemento chiave per garantire l’autenticità della narrazione. Francesco Gheghi, Enrico Borello, Francesco Di Leva, Beatrice Puccilli, Sergio Rubini e Maurizio Lombardi, con la loro esperienza, si affiancano a nuovi interpreti selezionati attraverso un attento street casting. Quest’ultima scelta, una precisa volontà della produzione, vuole restituire la veridicità delle storie di vita, coinvolgendo nel racconto persone direttamente connesse al contesto sociale rappresentato, arricchendo la narrazione con una patina di realismo palpabile. Giordano Giansanti e Luca Petrini, tra gli altri, personificano questa volontà di dare voce a chi spesso rimane ai margini.”40 Secondi” non mira a fornire risposte facili o a offrire una rappresentazione univoca della realtà. Piuttosto, intende stimolare la riflessione, invitando il pubblico a confrontarsi con temi cruciali come la responsabilità individuale e collettiva, la necessità di promuovere un’educazione alla legalità e al rispetto, e l’importanza di creare una società inclusiva dove ogni individuo possa sentirsi parte integrante del tessuto sociale. La scelta di Eagle Pictures, la stessa casa di produzione de “Il ragazzo dai pantaloni rosa,” suggerisce l’ambizione di raggiungere un vasto pubblico e di generare un impatto culturale significativo. Le sette settimane di riprese, che si svolgeranno tra Roma e i suoi dintorni, si preannunciano intense, con l’obiettivo di restituire una narrazione potente e commovente, in grado di onorare la memoria di Willy Monteiro Duarte e di contribuire a costruire un futuro più giusto e pacifico. L’uscita nelle sale prevista per il 20 novembre rappresenta un appuntamento cruciale per il cinema italiano e un’occasione per il paese di confrontarsi con le proprie ombre.
40 Secondi: il film su Willy Monteiro Duarte inizia le riprese
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