La scomparsa di Arnaldo Pomodoro, figura monumentale della scultura contemporanea, lascia un vuoto incolmabile nel panorama artistico mondiale. La notizia della sua morte, avvenuta a pochi giorni dai novantanove anni che avrebbe compiuto, ha generato un’ondata di commozione e di profondo rispetto per la sua eredità creativa. Più che un lutto, si tratta di una riflessione sulla perdita di un intelletto acuto, di un artista capace di trascendere i confini temporali e geografici con la forza espressiva delle sue opere.A Pesaro, città legata indissolubilmente al suo nome, il cordoglio è particolarmente sentito. La “Sfera Grande”, posizionata lungo il lungomare, non è semplicemente un’opera d’arte, ma un vero e proprio simbolo identitario, un faro che irradia significato e bellezza. La sfera, con la sua superficie intarsiata di segni geometrici che richiamano la costellazione e la complessità dell’universo, è diventata un punto di riferimento cruciale per la comunità locale e una meta imprescindibile per i visitatori. È un invito costante alla contemplazione, un’apertura dialogica tra la creazione artistica e il tessuto urbano, un ponte che connette il passato, il presente e il futuro di Pesaro. La relazione tra Pomodoro e la città adriatica è stata profonda e reciprocamente arricchente. Lo scultore non si è limitato a creare un’opera, ma ha instaurato un vero e proprio patto con Pesaro, contribuendo a definire la sua immagine culturale e a proiettarla verso l’esterno. La “Sfera Grande” incarna questa simbiosi, rappresentando un’espressione tangibile della grandezza di Pomodoro e del suo amore per la bellezza, un sentimento che ha permeato tutta la sua opera. La sua scultura, lungi dall’essere un oggetto statico, continua a sollecitare riflessioni sulla condizione umana, sul rapporto tra l’uomo e il cosmo, sull’importanza della ricerca estetica come strumento di conoscenza e di elevazione spirituale. La memoria di Arnaldo Pomodoro, così come la sua “Sfera Grande”, continueranno a brillare nel cuore di Pesaro e nel panorama artistico globale, testimoniando un’esistenza dedicata alla creazione e alla ricerca della bellezza. La sua eredità, incisa nella materia e impressa nella memoria collettiva, è un invito a guardare oltre l’orizzonte, a interrogare il reale e a perseguire la ricerca di un significato profondo nell’arte e nella vita.
Addio Arnaldo Pomodoro: un vuoto nel mondo dell’arte.
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