giovedì, 3 Luglio 2025
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Agrigento celebra Camilleri: un viaggio tra parole e Sicilia.

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Agrigento celebra il centenario di Andrea Camilleri: un viaggio tra parole, musica e identità sicilianaAgrigento si appresta a onorare la memoria di Andrea Camilleri, figura imprescindibile del panorama letterario e culturale italiano, con una due giorni di eventi che andranno ben oltre la celebrazione del suo celebre commissario Montalbano. Dal 17 al 18 luglio, la città, in veste di Agrigento Capitale della Cultura 2025, offrirà un’immersione nel mondo camilleriano, un percorso che esplorerà le radici profonde della sua opera, il linguaggio unico che ha saputo creare e l’impronta indelebile che ha lasciato nel cuore della Sicilia e oltre.L’iniziativa, promossa dall’associazione Strada degli Scrittori e dalla Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025, in sinergia con il Fondo Andrea Camilleri e il Comitato nazionale per il Centenario, si inserisce nel prestigioso progetto “Piazze della Capitale”, elemento chiave del dossier di candidatura di Agrigento a Capitale Europea della Cultura. Questo progetto ambizioso non mira solo a commemorare un autore, ma a riscoprire e valorizzare un intero universo culturale, un patrimonio immateriale che affonda le sue radici nella storia, nella lingua e nelle tradizioni siciliane.La celebrazione si aprirà il 17 luglio con un concerto suggestivo in via Panoramica dei Templi. La cantautrice palermitana Olivia Sellerio, con il suo album “Zara Zabara – 12 canzoni per Montalbano”, offrirà una reinterpretazione musicale delle atmosfere e dei personaggi che hanno reso celebre il commissario di Vigata, intrecciando melodie evocative e testi intensi.Il cuore dell’evento si concentrerà il giorno seguente con un convegno dal titolo “La Lingua di Vigata”, che si terrà nella sala Sebastiano Tusa di Villa Genuardi. L’incontro, moderato dal direttore della Strada degli Scrittori, Felice Cavallaro, sarà un’occasione per analizzare la peculiarità del linguaggio camilleriano, un linguaggio che fonde elementi della lingua siciliana, espressioni dialettali e riferimenti letterari, creando una narrazione originale e coinvolgente. Si discuterà di come Camilleri abbia reinventato la lingua italiana, arricchendola di nuovi significati e aprendo nuove prospettive interpretative.La serata del 18 luglio sarà dedicata a “Festa per i 100 anni di Andrea Camilleri – La vera Vigata”, un omaggio che vedrà la partecipazione di scrittori, intellettuali e il regista Roberto Andò, al quale verrà assegnato il Premio Camilleri, riconoscimento ideato per celebrare il centenario e dedicato a personalità che hanno contribuito in modo significativo alla cultura e allo spettacolo siciliano.“Abbiamo pensato a questa due giorni – afferma Felice Cavallaro – per ricordare ad Agrigento Capitale della Cultura non solo l’autore di Montalbano, ma lo scrittore di romanzi storici, in piena continuità con l’attività che la Strada degli Scrittori da anni conduce per valorizzare il territorio.” L’iniziativa rappresenta un’occasione unica per riscoprire l’ampiezza e la profondità dell’opera camilleriana, spesso oscurata dalla popolarità del personaggio del commissario.Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025, sottolinea l’importanza di celebrare la figura di Camilleri, non solo come autore di successo, ma come intellettuale e testimone del suo tempo. “Ne celebriamo il genio, ma il nostro vuole essere il dovuto riconoscimento di questa provincia e di tutta la Sicilia verso uno scrittore e un intellettuale che oggi manca profondamente al dibattito pubblico e al mondo della cultura.”Giuseppe Parello, direttore generale della Fondazione, evidenzia come il progetto “Piazze della Capitale” rappresenti una risorsa inestimabile per la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano. “Ha sostenuto questo progetto perché rappresenta un’opportunità di valorizzazione del patrimonio immateriale costituito dagli scrittori che in questa provincia hanno vissuto e operato, raccontando spesso i propri paesi: penso a Luigi Pirandello, a Leonardo Sciascia, ad Antonio Russello e, ovviamente, ad Andrea Camilleri.” Un’eredità che andrà ben oltre il titolo di Capitale della Cultura, arricchendo il futuro del territorio con storie, lingue e identità uniche.

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