L’emergenza idrica a Como si fa sentire con forza, manifestandosi in gravi disagi per la viabilità e sollevando interrogativi urgenti sulla gestione del rischio alluvionale. La recente ondata di precipitazioni ha determinato un innalzamento anomalo del livello del lago, superando la critica soglia di 129 centimetri rispetto allo zero idrometrico. Questo evento ha portato all’inondazione del tratto di lungolago prospiciente Piazza Cavour, costringendo le autorità locali a disporre della chiusura immediata della strada per garantire la sicurezza pubblica.La situazione attuale mette in luce una vulnerabilità strutturale del territorio, esacerbata dalla combinazione di fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti e dall’incompleta attivazione di un sistema di difesa dalle esondazioni. Il lungolago di Como, area di vitale importanza sia per l’economia che per l’identità del capoluogo, è stato oggetto di un ambizioso intervento infrastrutturale volto a mitigare il rischio alluvionale. Tale progetto, pur essendo stato completato, resta al momento inoperante.L’ostacolo principale risiede nell’assenza di approvazione formale da parte della Regione, necessaria per l’erogazione dell’energia elettrica indispensabile al funzionamento delle pompe idrauliche che compongono il sistema di controllo delle acque. Questa condizione di stallo evidenzia una criticità nella governance del territorio, dove la realizzazione di opere di protezione idraulica si scontra con la lentezza burocratica e la frammentazione delle responsabilità tra enti locali e regionali.L’evento attuale non è solo un problema di viabilità immediata, ma un campanello d’allarme che richiede una riflessione più ampia. È necessario accelerare le procedure per l’attivazione del sistema anti-esondazione, rivedendo i processi decisionali e promuovendo una maggiore collaborazione tra gli attori coinvolti. Inoltre, si rende urgente una valutazione approfondita della capacità del sistema esistente di far fronte a scenari di piena sempre più intensi, considerando gli effetti del cambiamento climatico e l’innalzamento del livello del mare. La resilienza del territorio e la sicurezza dei cittadini dipendono dalla capacità di tradurre la pianificazione in azione tempestiva ed efficace. L’episodio di Como, pertanto, invita a una gestione del rischio alluvionale che integri interventi strutturali con una governance proattiva e un monitoraggio costante dei parametri idrologici.
Allagato a Como: emergenza, lungolago sott’acqua e sistema difeso fermo.
Pubblicato il
