Il monitoraggio costiero abruzzese, condotto da Goletta Verde nell’ambito della storica campagna estiva di Legambiente, lancia un allarme significativo: quasi il 40% dei campioni analizzati lungo la costa regionale superano i limiti di legge stabiliti, rivelando una situazione di fragilità ambientale che richiede un’azione urgente e concertata. I dati, presentati a Pescara, delineano un quadro preoccupante, evidenziando come l’inquinamento, spesso legato a scarichi fognari non adeguati e attività industriali, continui a compromettere la salute degli ecosistemi marini e, potenzialmente, la salute pubblica.Otto siti specifici, selezionati lungo il litorale il 17 giugno, sono stati sottoposti ad analisi approfondite, includendo foci fluviali e tratti marini. I risultati più critici emergono dalle foci del Vomano (tra Roseto degli Abruzzi e Pineto), dell’Alento (a Francavilla al Mare) e del Feltrino (a Marina di San Vito), quest’ultima classificata come fortemente inquinata per il nono anno consecutivo, un dato che testimonia la persistenza di problematiche strutturali e l’inefficacia delle misure correttive finora adottate. Sebbene alcuni punti, come le foci del Vibrata e del Tordino, abbiano mostrato valori entro i limiti consentiti, la prevalenza di siti inquinati solleva interrogativi sulla gestione delle risorse idriche e sull’efficienza dei sistemi di depurazione.La gravità del contesto è ulteriormente amplificata dai cambiamenti climatici, che stanno determinando un aumento delle temperature marine. Secondo i dati satellitari Copernicus, elaborati da Legambiente, il giugno 2024 ha registrato una temperatura media della superficie marina pari a 24,1°C, con picchi localizzati tra Pescara e il Gargano che hanno raggiunto i 25°C, superando di 1-1,3°C la media del periodo 2015-2024. Questo fenomeno, che impatta sulla biodiversità marina e favorisce la proliferazione di specie aliene, è stato drammaticamente richiamato all’attenzione con un’azione simbolica lungo la costa: l’esposizione di uno striscione che denuncia la crisi climatica, sottolineando come l’aumento delle temperature non sia un semplice dato meteorologico, ma un campanello d’allarme per l’intero ecosistema.La conferenza stampa, arricchita dalla partecipazione di figure istituzionali e rappresentanti di diversi enti (direttori di Legambiente Abruzzo, tecnici di Arpa Abruzzo, responsabili di Conou e comandanti della Capitaneria di Porto), ha rappresentato un momento di confronto e di sensibilizzazione, volto a sollecitare interventi mirati e a promuovere una cultura della sostenibilità. L’azione di Goletta Verde, da sempre impegnata nella ricerca e nella denuncia delle criticità ambientali, si configura come uno strumento fondamentale per monitorare lo stato di salute del mare Adriatico e per stimolare un cambio di rotta, orientato alla tutela del patrimonio naturale e alla salvaguardia delle risorse vitali per le comunità costiere. La sfida, ora, è trasformare l’allarme in azione, implementando politiche integrate e promuovendo una gestione responsabile del territorio, per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
Allarme Abruzzo: Costa Inquinata, Temperature Marine in Aumento
Pubblicato il
