La crescente e drammatica carenza idrica che affligge il settore agricolo lucano, in particolare nelle aree di eccellenza ortofrutticola come il Metapontino e la zona del Vulture-Alto Bradano, rappresenta una sfida impellente che richiede un intervento politico e governativo immediato e risolutivo. La Cia-Agricoltori Potenza-Matera denuncia l’inerzia delle istituzioni regionali e l’assenza di un piano concreto per la gestione delle risorse idriche, nonostante le ripetute sollecitazioni e l’accordo preliminare con la Regione Puglia.L’impegno formale, tradotto fino ad oggi in vaghe promesse e documenti privi di dettagli operativi, non ha fornito agli agricoltori la cruciale certezza quantitativa sulle disponibilità idriche, elementi imprescindibili per pianificare le attività agricole e salvaguardare la produzione. La necessità impellente è quella di stipulare un accordo che garantisca la priorità al fabbisogno idrico domestico, come previsto dalla legge, e contestualmente, definisca in modo trasparente i volumi d’acqua destinati all’agricoltura, assicurando i servizi essenziali per la campagna irrigua e le pratiche agronomiche correnti.La Cia-Agricoltori Potenza-Matera rivendica con fermezza un principio fondamentale spesso disatteso: l’acqua, risorsa vitale per l’economia regionale lucana, deve essere destinata all’agricoltura con la stessa priorità riservata alle attività industriali e turistiche. Non è accettabile che la programmazione idrica favorisca interessi esterni, come l’industria siderurgica di Taranto o le strutture ricettive pugliesi, a scapito delle aziende agricole locali. Anche il consumo di acqua potabile deve essere soggetto a limitazioni, in un’ottica di equità e sostenibilità.L’associazione respinge l’uso del cambiamento climatico come facile alibi per giustificare l’omissione di investimenti e manutenzione straordinaria delle infrastrutture idriche. La mancata manutenzione degli invasi, con una conseguente riduzione della loro capacità originaria, è la causa principale della crisi attuale. La programmazione a lungo termine è un imperativo per il settore agricolo, un approccio che contrasta l’improvvisazione tipica delle scelte politiche.La Cia-Agricoltori Potenza-Matera annuncia l’avvio di azioni di mobilitazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave carenza idrica, ma anche sui temi della Politica Agricola Comune (PAC) e dei danni causati dalla fauna selvatica. In un contesto di anni difficili, con costi di produzione in costante aumento e bilanci aziendali in sofferenza, l’associazione si sente in dovere di rappresentare con forza le esigenze degli agricoltori lucani.Si ribadisce la proposta di un Piano di Governance Innovativo, che si ponga come obiettivo una gestione più vicina ai territori, flessibile e adattabile. Questo Piano deve superare la frammentazione decisionale, valorizzando il ruolo dei Consorzi di Bonifica e delle Autorità di Bacino, ottimizzando le funzioni e semplificando le procedure, in modo da recepire efficacemente la futura Strategia UE per la Resilienza Idrica.La visione di Cia comprende interventi strutturali nelle aree più a rischio, l’integrazione di grandi e piccoli invasi, finanziamenti per infrastrutture resilienti, il riutilizzo agricolo delle acque reflue, una legge contro il consumo di suolo e un quadro normativo che promuova la custodia e la valorizzazione del territorio. Un approccio olistico e lungimirante che mira a garantire la sostenibilità del settore agricolo lucano e a preservare una risorsa fondamentale per il futuro dell’intera regione.
Allarme siccità in Basilicata: Agricoltura a secco, serve aiuto!
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