Ancona si arricchisce di un inedito strumento di valorizzazione del proprio patrimonio culturale: la Carta Archeologica, frutto di una collaborazione virtuosa tra l’Università di Bologna e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Più che una semplice mappa, si tratta di un’innovativa piattaforma digitale concepita per supportare le attività di tutela, ricerca e pianificazione territoriale, offrendo a professionisti, istituzioni e cittadini un accesso senza precedenti alla ricchezza storica racchiusa nel tessuto urbano.L’iniziativa, nata da un progetto pilota condotto tra il 2019 e il 2020, ha permesso di digitalizzare un vastissimo archivio di dati, comprendente documenti amministrativi, documentazione di scavo, disegni tecnici, fotografie storiche e altro materiale significativo. Questa mole di informazioni è ora accessibile in formato cartografico e attraverso un sofisticato motore di ricerca, consentendo una ricostruzione georeferenziata dettagliata delle stratificazioni storiche che hanno plasmato Ancona, dalla civiltà picena, passando per l’epoca romana, fino al periodo medievale.Il sito web dedicato (archeoancona.cultura.gov.it) è il fulcro di questa iniziativa. Da qui è possibile scaricare la Carta Archeologica in alta risoluzione, esplorare itinerari tematici personalizzati, immergersi negli archivi digitali e scoprire le storie nascoste dietro i reperti e i monumenti che punteggiano la città. Ogni punto di interesse sulla mappa è corredato da informazioni essenziali: indirizzo, datazione, definizione precisa e una scheda descrittiva approfondita.La città di Ancona conta ben 218 siti archeologici, un tesoro inestimabile che questo strumento mira a rendere fruibile a tutti. L’interfaccia intuitiva permette anche agli utenti di creare autonomamente percorsi di visita, legando siti di interesse per affinità cronologica, tipologica o tematica, stimolando la scoperta personale e la creazione di esperienze di visita uniche. La Carta Archeologica non è solo uno strumento per ricercatori e archeologi, ma un vero e proprio alleato per la didattica, il turismo culturale e la promozione del territorio.L’evento di presentazione, sostenuto dall’associazione Guasco – San Pietro, testimonia l’impegno della comunità locale nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Il Comune di Ancona, la Soprintendenza e la Direzione Regionale Musei Nazionali delle Marche hanno collaborato attivamente al progetto, riconoscendone l’importanza strategica per lo sviluppo culturale ed economico del territorio. L’occasione ha offerto anche l’opportunità di focalizzare l’attenzione sull’area archeologica sottostante il Palazzo degli Anziani, un sito di eccezionale rilevanza storico-archeologica, oggetto di scavi a partire dal 1973 che hanno portato alla luce testimonianze significative dell’Ancona medievale, incluso il raro sacello bizantino, una cappella del XII secolo scavata nella roccia. L’obiettivo primario è oggi quello di rendere questo patrimonio accessibile e fruibile alla città, contribuendo a rafforzare l’identità culturale e l’attrattività turistica di Ancona.
Ancona: nasce la Carta Archeologica, un tesoro digitale da scoprire
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