La scomparsa di Arnaldo Pomodoro lascia un vuoto incolmabile nel panorama artistico internazionale, una perdita che il presidente regionale delle Marche, Francesco Acquaroli, definisce con profonda commozione. Nato nel cuore del Montefeltro nel 1926, Pomodoro non fu semplicemente un artista o uno scultore, ma un intellettuale capace di distillare in forma artistica concetti universali, proiettando il suo lavoro oltre i confini geografici e culturali.La sua opera, immediatamente riconoscibile per le sue monumentali sfere, non si limita a una mera estetica. Esse rappresentano un profondo dialogo con la storia, la memoria collettiva e la dialettica tra tempo e materia. Ogni sfera è un microcosmo di riflessioni sulla condizione umana, un invito a contemplare la fragilità e la resilienza dell’esistenza. La scultura di Pomodoro, con la sua apparente semplicità formale, cela una complessità concettuale che richiede un’attenta decodifica, un’immersione nel pensiero dell’artista.Il legame con le Marche è tangibile e significativo. La “Sfera Grande” di Pesaro, opera iconica che domina il paesaggio urbano, è una testimonianza concreta del suo contributo alla regione. Simbolo potente, la sfera incarna un’aspirazione all’elevazione spirituale e intellettuale, un punto di riferimento visivo per la comunità. Ma l’eredità marchigiana di Pomodoro si estende ben oltre l’opera monumentale, trovando un’espressione cruciale nella rinascita del borgo di Pietrarubbia.L’istituzione del Centro Tam, “Trattamento Artistico dei Metalli,” negli anni ’90, rappresenta un progetto visionario che ha saputo infondere nuova vitalità al borgo, creando un ponte tra tradizione artigianale e sperimentazione contemporanea. Il Centro Tam non è solo un luogo di formazione, ma un vero e proprio laboratorio di idee, un crocevia di competenze e un motore di sviluppo culturale per l’intera regione. L’opera di Pomodoro, attraverso il Centro Tam, ha contribuito a recuperare e valorizzare un patrimonio industriale dimenticato, trasformandolo in una risorsa creativa e innovativa.Arnaldo Pomodoro non fu dunque solo un innovatore nel campo della scultura, ma un interprete acuto del nostro tempo, un pensatore che ha saputo comunicare attraverso la materia, stimolando la riflessione e aprendo nuove prospettive sulla complessità del mondo che ci circonda. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo messaggio continuerà a risuonare attraverso le sue opere, testimonianza indelebile di un genio indiscusso.
Arnaldo Pomodoro: Un Genio Scompare, un’Eredità Marchigiana Immensa
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