La provincia di Avellino è nuovamente scossa da un’ondata di aggressioni reiterate agli sportelli bancari automatici, un fenomeno che sta mettendo a dura prova la sicurezza e la tranquillità della comunità locale. Solo nelle prime ore della mattinata odierna, tra le 4:00 e le 4:30, si sono verificati due attacchi consecutivi, uno a Montemarano e l’altro a Nusco, che hanno esposto le vulnerabilità infrastrutturali e operative delle istituzioni finanziarie.I criminali, operando con una perizia e una coordinazione preoccupanti, hanno impiegato la tecnica della cosiddetta “marmotta”, un metodo di intrusione che prevede l’utilizzo di esplosivi di piccola entità posizionati all’interno degli sportelli. La detonazione controllata di questi ordigni ha permesso loro di forzare e scardinare gli erogatori automatici della filiale Mps di Montemarano e della Bcc di Nusco. L’ammontare del denaro sottratto è al momento imprecisato, in attesa di una dettagliata verifica dei sistemi interni delle banche coinvolte.L’intensificarsi di questi eventi criminali, caratterizzati da un elevato grado di pianificazione e dalla capacità di eludere i sistemi di sicurezza tradizionali, solleva interrogativi sulla efficacia delle misure preventive adottate. La situazione ha indotto il Prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, a convocare un tavolo tecnico con i rappresentanti dell’Associazione Bancaria Italiana e di Poste Italiane, con l’obiettivo di elaborare e implementare una strategia di contrasto più incisiva e mirata.Il confronto, recentemente tenutosi, ha mirato a valutare nuove tecnologie di protezione, a rafforzare la collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni finanziarie, e a condividere informazioni cruciali per l’identificazione e la localizzazione dei responsabili. Si discute di potenziare i sistemi di videosorveglianza, di introdurre sensori di movimento e di pressione per rilevare tentativi di intrusione, e di migliorare la risposta rapida delle forze dell’ordine in caso di allarme.L’obiettivo primario è duplice: da un lato, scoraggiare i criminali attraverso un deterrente efficace, dall’altro, proteggere il patrimonio delle banche e, soprattutto, garantire la sicurezza dei cittadini. La crescente sofisticazione delle tecniche utilizzate dai malviventi richiede un approccio proattivo e multidisciplinare, che coinvolga esperti di sicurezza, analisti finanziari e rappresentanti delle istituzioni locali. Le indagini dei Carabinieri, parallele alle iniziative di prevenzione, sono focalizzate sull’analisi delle tracce lasciate dai criminali, sull’identificazione di eventuali complici e sulla ricostruzione del percorso operativo, nella speranza di arrivare a una rapida identificazione e cattura dei responsabili.
Avellino, nuove aggressioni agli sportelli: la provincia sotto shock.
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