Il Bari Pride 2025 si è aperto come un vibrante mosaico di voci, immagini e simboli, un’esplosione di colori che, accanto all’iconico arcobaleno, proietta con forza le tonalità della Palestina, un segno tangibile di solidarietà e impegno civile. “È un momento di riflessione profonda sulle istanze della comunità LGBTQIA+ – afferma Ciro Saracino, figura di riferimento dell’evento – ma, fedeli alla nostra vocazione, desideriamo che questa riflessione si estenda a tutta la città, abbracciando le battaglie di tutte le persone oppresse.”La manifestazione, partita con un significativo presidio nella centralissima piazza Umberto, si è configurata fin da subito come uno spazio di convergenza tra diverse sensibilità. Il comizio iniziale ha dato voce alla comunità palestinese di Puglia e Basilicata, al Comitato per la Pace Terra di Bari, e a collettivi studentesci come Zona Franka, Udu-Link e Uds., affiancati da Famiglie Arcobaleno e realtà locali. La presenza del sindaco Vito Leccese, e il sostegno formale del Comune, malgrado l’ostruzionismo di una parte dell’opposizione che aveva tentato di ritirare il patrocinio, sottolineano l’importanza dell’evento per l’amministrazione locale.Il corteo, successivamente sfilato lungo il lungomare e corso Vittorio Emanuele, ha assunto una valenza simbolica particolarmente intensa con la sosta di fronte alla Prefettura. Un gesto di silenziosa protesta, concretizzato dall’interruzione della musica proveniente dai carri, a riaffermazione del dissenso verso il decreto sicurezza, percepito come uno strumento di repressione e limitazione dei diritti civili.Il Bari Pride 2025 non è solo una celebrazione dell’identità LGBTQIA+, ma si erge a piattaforma di denuncia delle ingiustizie globali. L’attenzione rivolta alla situazione palestinese, unitamente alla critica nei confronti del crescente riarmo in Europa e alla condanna delle nuove guerre, evidenzia la volontà di costruire ponti tra diverse lotte, riconoscendo come imprescindibile la connessione tra diritti delle minoranze sessuali e lotta per la giustizia sociale. L’evento, con la sua carica emotiva e il suo messaggio politico, si conferma come un momento cruciale per la città di Bari, un’occasione per riflettere, confrontarsi e costruire un futuro più equo e inclusivo. La serata si è conclusa con un evento festoso, un omaggio alla diversità e alla resilienza, con la partecipazione dell’attrice Simonetta Musitano e di un’artista trans originaria di Bari, testimonianza di una comunità che si riafferma con forza e orgoglio.
Bari Pride 2025: Solidarietà, Diritti e Impegno Civile
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