L’Università di Bari si conferma un punto di riferimento cruciale per l’integrazione e l’accesso all’istruzione superiore per rifugiati e studenti provenienti da contesti fragili. Un impegno tangibile si traduce in 36 iscrizioni attuali a corsi di laurea di primo e secondo livello, provenienti da 19 nazioni diverse, a testimonianza di una crescente domanda di opportunità accademiche da parte di persone costrette a lasciare le proprie case.La generosità del sistema universitario italiano è ulteriormente evidenziata dall’assegnazione di 15 borse di studio Crui-Mur, un supporto fondamentale per sostenere il percorso di studi di questi studenti. Il traguardo delle 15 lauree già conseguite rappresenta un successo personale e collettivo, un simbolo di resilienza e speranza per il futuro.Il 2025 si apre con un rinnovato impulso: ben 22 nuove richieste di iscrizione da 10 Paesi riflettono un bisogno crescente e una fiducia nell’Università di Bari come luogo di accoglienza e formazione. A supporto di questo percorso, un team di 18 mentori ha partecipato a programmi di formazione interculturale, preparandosi a offrire un supporto personalizzato e a favorire l’integrazione degli studenti rifugiati nel contesto universitario.L’impegno dell’Università di Bari si estende anche a iniziative specifiche come il progetto ‘University corridors for refugees – Unicore 7.0’, che quest’anno ha ricevuto 93 candidature da 12 Paesi africani e, significativamente, dall’India. Le difficoltà logistiche derivanti dai conflitti in corso, come quella palestinese, hanno portato alla proroga del bando Iupals, pensato per gli studenti palestinesi al fine di garantire loro l’accesso a una formazione internazionale in Italia. Questa decisione sottolinea la sensibilità dell’istituzione verso le emergenze umanitarie e la volontà di offrire opportunità educative anche in situazioni di estrema precarietà.In concomitanza con la Giornata mondiale del rifugiato, l’Università di Bari ospiterà l’evento ‘Sguardi non convenzionali sull’Africa e dal mondo arabo’, un’occasione per promuovere la comprensione interculturale e contrastare gli stereotipi. Il 23 giugno, il Rettore Stefano Bronzini incontrerà gli studenti rifugiati per la consegna delle certificazioni digitali delle competenze, un riconoscimento formale delle loro capacità e un passo verso l’inserimento nel mondo del lavoro.Infine, il rapporto ‘Africa Mediata’, frutto di una collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, sarà presentato online. Questo importante dossier, annuale dal 2019, analizza criticamente la rappresentazione dell’Africa nel panorama dell’informazione italiana, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una narrazione più accurata e rispettosa. L’iniziativa mira a decostruire pregiudizi e a favorire una visione più completa e sfumata del continente africano e delle sue realtà.
Bari, Università Faro: Accoglienza e Formazione per Studenti Rifugiati
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