Il Premio Franco Enriquez, giunto alla sua ventunesima edizione, celebra quest’anno la figura di Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, un riconoscimento che va ben oltre il mero elogio personale. Si tratta, infatti, di una celebrazione del percorso di trasformazione compiuto dall’istituzione teatrale, un’evoluzione che l’ha proiettata da realtà prevalentemente regionale e nazionale verso un ruolo di significativa rilevanza nel panorama culturale europeo.L’assegnazione del premio sottolinea la capacità di Beltotto di aver guidato il Teatro Stabile del Veneto in un periodo di profonda evoluzione. Questa crescita, quantificabile nell’aumento costante del pubblico e della vendita di biglietti, non è frutto di una mera strategia di marketing, ma è il risultato di una visione artistica e culturale ambiziosa, sapientemente coniugata con politiche attente alla sostenibilità ambientale, all’inclusione sociale e all’accessibilità per diverse fasce di utenza. Il Tsv ha dimostrato di saper interpretare le esigenze di un pubblico variegato, mantenendo al contempo elevati standard qualitativi nella programmazione.La giuria ha espresso particolare apprezzamento per il consolidamento della leadership territoriale del Teatro Stabile, un ruolo che si è rafforzato grazie a una rete di collaborazioni strategiche. Queste partnership non si limitano al tessuto teatrale del Nordest, ma si estendono a un ampio consorzio di enti pubblici, consolidando un’azione sinergica con i Comuni di Verona e Vicenza, e con le amministrazioni di Padova, Venezia e Treviso, membri fondatori dello Stabile del Veneto, testimoniando un’azione corale e condivisa.Beltotto, ricevendo il prestigioso riconoscimento, ha espresso gratitudine per il tributo alla comunità teatrale veneta, sottolineando l’onore di contribuire a una tradizione secolare profondamente radicata nella storia culturale italiana ed europea. Ha ribadito la consapevolezza del peso ereditato da figure come Carlo Goldoni, che hanno consacrato le città venete come centri di eccellenza artistica, e ha riconosciuto che, pur avendo compiuto progressi significativi, il percorso di crescita è tuttora in corso. La sfida futura, ha affermato, risiede nella capacità di superare le dinamiche campanilistiche, abbracciare nuovi pubblici, sperimentare linguaggi innovativi e perseguire una visione europea del teatro che permea il DNA della Fondazione. La prospettiva, dunque, non è quella di una celebrazione compiuta, bensì di uno stimolo a guardare avanti, a innovare e a rafforzare il ruolo del Teatro Stabile del Veneto come motore di cultura e di identità in un contesto globale in continua trasformazione.
Beltotto e il Teatro Stabile Veneto: un premio per l’eccellenza culturale.
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