Blocco umanitario a Gaza, Italia complice del dramma

Il mondo deve urgentemente reagire alla catastrofica situazione creata da Netanyahu e il suo governo di estrema destra in Terra Santa. La notizia di centinaia di camion con medicine, cibo e acqua bloccati al valico di Rafah è solo la punta dell’iceberg di un dramma umanitario senza precedenti. L’incapacità del governo italiano di sbloccare gli aiuti umanitari è un’amara testimonianza della sua ambiguità complice nei confronti della politica israeliana.La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha denunciato questa situazione inaccettabile, richiamando la memoria dei parlamentari e delle associazioni che hanno assistito alla tragedia. La mozione presentata dalla democrazia cristiana insieme ai 5 Stelle e agli Avs è un passo importante per sbloccare il gelo diplomatico e scongiurare nuove sofferenze.Ma la gravità della situazione va ben oltre i numeri: si parla di oltre 50.000 morti, di cui almeno 15.000 bambini uccisi o orfani in una guerra che viola a più riprese il diritto internazionale umanitario e i principi delle leggi di guerra. È un vero e proprio disastro umanitario.È assolutamente necessario ricorrere alle sanzioni contro il governo israeliano per fermare la strage e riaprire la porta aiuti umanitari per scongiurare altre sofferenze. La comunità internazionale deve agire concretamente per far cessare i crimini di guerra commessi da Netanyahu e fare in modo che il popolo israeliano non paghi il prezzo della politica folle del suo governo.