L’accelerazione dei lavori per la realizzazione della linea tranviaria di Bologna, impellente a causa delle scadenze imposte dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR, con conclusione prevista al 30 giugno 2026), ha generato un accordo inedito tra l’impresa esecutrice (CMB) e le rappresentanze sindacali. Questa intesa, lungi dall’essere una mera concessione, si configura come una risposta innovativa alle complessità derivanti dalla necessità di conciliare rigore temporale, sicurezza e benessere dei lavoratori.Il progetto, che si estende su circa 20 chilometri di cantieri attivi, coinvolge attualmente un esercito di 869 persone, impegnate in attività spesso gravose e svolte in condizioni ambientali sfavorevoli, con particolare riferimento all’esposizione prolungata al sole. Per mitigare questi rischi, è stato introdotto un regime orario flessibile che prevede una pausa significativa dalle 12:30 alle 16:00, anticipando o posticipando le attività più critiche in fasce orarie alternative, concordate tra le parti. L’amministrazione comunale si assume l’impegno formale di supportare attivamente questa riorganizzazione del lavoro, rimuovendo potenziali ostacoli logistici o burocratici.L’accordo non si limita a questa pausa centrale. Per affrontare la stanchezza e prevenire problematiche legate alla salute dei lavoratori, sono state previste pause brevi, di 15 minuti, ogni ora a partire dalle 10:00, oltre alla possibilità per ciascun dipendente di richiedere ulteriori interruzioni in base alle proprie esigenze individuali. Particolare attenzione è stata rivolta alla creazione di aree ombreggiate all’interno dei cantieri e, in casi specifici, alla programmazione di interventi particolarmente delicati, come le opere di impermeabilizzazione e la posa delle nuove pavimentazioni stradali, durante le ore notturne, riducendo al minimo l’impatto sui lavoratori e ottimizzando i tempi di realizzazione.Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come la pressione delle scadenze e la necessità di rispettare stringenti vincoli finanziari possano stimolare l’innovazione nel mondo del lavoro, promuovendo al contempo la tutela della salute e del benessere dei lavoratori, elementi imprescindibili per il successo di un progetto di tale portata. L’accordo Bologna tram non è solo una soluzione temporanea, ma un modello potenzialmente replicabile in altri contesti di lavori pubblici, in cui la sostenibilità non può essere intesa solo in termini ambientali, ma anche sociali ed economici.
Bologna, accordo innovativo per i cantieri del tram: pause e welfare
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